Vini dall’animo siciliano

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Una passione che affonda le radici nel passato. Un legame con il territorio viscerale, indissolubile. Con quella terra di Sicilia da cui è davvero difficile distaccarsi. Nasce su tali solide fondamenta l’avventura dell’azienda vitivinicola “Casa di Grazia”, fortemente voluta da Maria Grazia Di Francesco e dal marito Angelo Brunetti. Agli albori del secolo scorso la famiglia Brunetti iniziò la coltivazione delle terre, acquistando negli anni a seguire altri ettari ed implementando così la proprietà agricola. E’ nel corso degli anni ’90 che Maria Grazia ed Angelo iniziano ad imbottigliare la propria produzione.

“La tenuta si trova nel territorio di Gela, vicino al confine con la provincia di Ragusa e si estende, a corona, attorno al Biviere, un lago salato, oggi Riserva Naturale Orientata, – esordisce Grazia – si tratta di una zona molto vocata per la viticoltura, con un clima che risente della vicinanza della costa e dell’influenza positiva della brezza marina e dei terreni ricchi di calcare”. Un microclima particolarmente favorevole per la coltivazione della vite: le forti escursioni termiche garantiscono lo sviluppo degli aromi nelle uve, mentre la vicinanza al mare permette alla brezza di accarezzare le vigne asciugandone l’umidità. Una superficie totale di 200 ettari, che comprende circa 40 ettari di vigneti, frutteti e più di 5 mila alberi di olivo dai quali si ricava un eccellente olio extravergine.

“L’azienda ha come obiettivo la produzione di vini di qualità, per tale motivo presta molta attenzione a tutta la filiera produttiva, dalla vigna alla cantina, nel rispetto della natura e del consumatore finale, – prosegue Grazia – è in corso la conversione all’agricoltura biologica. Il lavoro viene effettuato manualmente secondo metodi tradizionali sotto l’attenta visione degli agronomi. Fondamentale la collaborazione di Tonino Guzzo, uno dei massimi enologi italiani. Il numero di bottiglie prodotte è di circa 60 mila: in futuro si prevede un leggero aumento ma non di molto perché obiettivo dell’azienda è quello di mantenere alta la qualità e quindi le rese per ettaro resteranno sempre molto basse. Al momento non facciamo uso di energie alternative. Stiamo, però, lavorando alla realizzazione della cantina di cui abbiamo già predisposto il progetto. Quest’ultimo prevede l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e l’utilizzo di materiali ecosostenibili ed innovativi. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere una sostenibilità a 360°, non soltanto dal punto di vista produttivo ma anche a livello architettonico e strutturale. Vengono coltivate sia varietà autoctone che internazionali”.

I vini prodotti si basano, tra gli altri, su vigneti di Grillo, Frappato, Cerasuolo di Vittoria, Nero d’Avola. Le etichette, che nel corso degli anni hanno collezionato importanti premi e riconoscimenti internazionali, raccontano la tradizione vitivinicola millenaria della Sicilia, esprimendosi al calice con eleganza e stile e allo stesso tempo con vivacità ed estrema freschezza.

“La viticoltura ha fatto grandi passi, stanno nascendo tante nuove realtà viticole, c’è davvero fermento, – osserva la Di Francesco – immagino il settore agricolo sempre più fatto da tanti giovani agronomi ed enologi, capaci di dare freschezza e una marcia in più all’agricoltura che oggi, per fortuna, sta richiamando tanti ragazzi. Il settore del vino, in particolare, è in continuo sviluppo: i mestieri del vino sono numerosi e coinvolgono diversi segmenti, dal vigneto a contatto diretto con l’uva alla distribuzione sino ad arrivare all’enoturismo. Penso, però, che si dovrebbe fare molto di più per l’ambiente. Lavoriamo tanto per produrre dei vini di qualità, tutelando l’ambiente in cui insistono i vigneti, nel rispetto degli operatori agricoli e naturalmente del consumatore finale. Preferiremmo non vedere i cumuli di rifiuti sparsi qua e là in alcuni angoli delle strade di campagna. Di certo non rappresenta un buon biglietto da visita per i numerosi turisti e appassionati di vino che visitano i nostri luoghi”.

di Antonio Longo