Un punto di svolta per BKT

626

L’apertura del nuovo e avveniristico impianto produttivo di Bhuj, nello stato del Gujarat in India, è avvenuta nel 2013. Oggi, a 7 anni di distanza, BKT ha notevolmente ampliato il suo stabilimento, destinato a crescere ulteriormente nei prossimi 3 anni, forte di una solidità economica e infrastrutturale da record nel comparto mondiale degli pneumatici Off-Highway. Lo scorso febbraio BKT ha aperto le porte del plant ai giornalisti proprio per mostrare i grandi passi compiuti e anticipare gli ulteriori sviluppi. Eravamo così presenti per raccontare l’avanguardia tecnologica e di vision che caratterizza BKT, con il crescendo nel posizionamento globale e delle performance nella produzione di pneumatici per l’agromeccanica, il construction e l’industrial. La prima considerazione che nasce spontanea è la realtà assolutamente moderna del plant, una sorta di oasi nel deserto che vanta impianti 4.0 provenienti dall’Europa e un’attenzione sociale e ambientale non così facile da trovare in paesi emergenti come l’India.

L’ambizioso piano industriale

Il piano di crescita di BKT è ben delineato e verrà concretizzato anche attraverso il rafforzamento dello stabilimento di Bhuj, per raggiungere nel 2026 una produzione totale annua di 600.000 MT (tonnellate metriche) di pneumatici, facendo brillare l’azienda tra le “2 billion dollar companies”, raggiungendo quindi in tre anni 2 miliardi di dollari di fatturato. Numeri da capogiro che saranno frutto di un lungimirante percorso, iniziato nel 2012 quando il primo pneumatico è uscito dalla linea di produzione del plant di Bhuj su un’area di 123 ettari, realizzato grazie ad un investimento da 500 milioni di dollari. Negli anni, i passaggi hanno gradualmente aumentato lo spazio occupato: 126 ettari nel 2016, 131 nel 2019, 137 nel 2021, 258 nel 2022 e, entro la fine del 2023, si stima il raggiungimento di una superficie totale di 323 ettari. Si tratta di un incremento del +262,60% di ettari in 9 anni. Inoltre, è già stato individuato il terreno su cui sorgerà un ulteriore ampliamento di 116,55 ettari nei prossimi anni.

Come si traduce tutto questo a livello produttivo? Dai 92 MT di produzione al giorno che si registravano nel 2015, lo stabilimento di Bhuj ha chiuso il 2022 con il miglior risultato di sempre, pari a 436 MT quotidiani.

Rajiv Poddar, Joint Managing Director di BKT, ha dichiarato: «La domanda globale di pneumatici è in crescita e non vediamo segni di rallentamento nei prossimi 5 anni. Si tratta di una richiesta la cui ascesa è iniziata durante la pandemia del 2020 e che oggi è al di sopra dei livelli pre-Covid. Gli obiettivi che ci siamo posti quando abbiamo deciso di aprire il sito di Bhuj erano proporzionali alla solidità finanziaria di allora, ma soprattutto a una visione tanto grande quanto concreta. In questi anni abbiamo analizzato e anticipato il mercato con coraggio, passione e lungimiranza e la nostra crescita è sempre stata al passo della domanda. Il viaggio che abbiamo intrapreso a Bhuj nel 2012 non è mai stato per ritornare, ma per prepararci a scoprire il futuro».

Uno step di fondamentale importanza, anch’esso oggetto di grandi investimenti, è il controllo qualità che si concretizza con il “Test Track” presso l’Xtreme Centre. Si tratta di un circuito con 6 piste che permette di testare gli pneumatici in diverse condizioni per misurare molte caratteristiche importanti come trazione, maneggevolezza, comfort e compattazione del suolo.

Lara Morandotti

L’articolo completo a cura di Lara Morandotti sarà pubblicato sul numero di marzo di Macchine Agricole