Le soluzioni di Sipcam per la Cercosporiosi

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La Cercosporiosi, causata dal fungo Cercospora beticola, è una delle malattie più insidiose della barbabietola da zucchero. Si manifesta soprattutto sulle foglie, dove le macchie a bordo inizialmente violaceo tendono a confluire in estese aree necrotiche, con il conseguente calo di resa in saccarosio. In un convegno svoltosi il 15 maggio a Bentivoglio, in provincia di Bologna, organizzato da Sipcam Italia, si sono analizzati gli aggiornamenti sulle strategie di difesa da questa temibile patologia, con la collaborazione di Beta, Eridania Sadam e del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna. I risultati delle più recenti applicazioni di principi attivi in campo hanno evidenziato una conclamata resistenza alle strobilurine e, anche se con intensità inferiore, anche difenoconazolo. Le due proposte di Sipcam sono Enovit Metil FL Beta e Clortosip.

E’ stato concesso l’uso del formulato Enovit Metil FL Beta su barbabietola da zucchero nella lotta alla Cercospora con Decreto per situazioni di emergenza fitosanitaria del 2 aprile 2014 per il periodo che va dal 1 giugno al 28 settembre 2014.Il meccanismo d’azione del principio attivo tiofanate metile si differenzia da tutti gli altri ed è caratterizzato da una interferenza sulla divisione cellulare durante la mitosi. Grazie a questo originale meccanismo d’azione, è efficiente anche sui ceppi divenuti resistenti agli altri principi attivi; inoltre, il prodotto è caratterizzato da elevata sistemia e va distribuito sull’apparato fogliare su coltura in pieno vigore vegetativo. Per evitare l’insorgenza di fenomeni di resistenza, è consentito un trattamento all’anno, preferibilmente in miscela con altri meccanismi d’azione. Il periodo di carenza è di 21 giorni.

Clortosip è invece un prodotto in corso di registrazione su bietola e nel corso del 2013 ha potuto dimostrare, grazie ad una registrazione per usi eccezionali, che ha la sua efficacia, con una elevata protezione in diverse situazioni di pieno campo. Svolgendo la propria azione multisito, colpendo più enzimi del fungo, evita rischi di insorgenza di resistenza. Il prodotto agisce in fase di prevenzione, al comparire delle prime macchie, a distanza di 15-20 giorni. Sono consentite al massimo 2 applicazioni/anno, con un periodo di carenza di 21 giorni.