Il sistema produttivo Mascar

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Un’azienda di successo pone le proprie fondamenta su un’efficiente e razionale organizzazione del lavoro, fondamentale per garantire la capacità di rispondere velocemente alle necessità del mercato e dei clienti (grazie anche ad un’intelligente divisione delle mansioni e alla definizione periodica degli obiettivi produttivi), su personale altamente qualificato e su tecnologie produttive all’avanguardia in grado di trasmettere valore alle produzioni.  Questo è il modello organizzativo che caratterizza l’azienda vicentina Mascar S.p.a, produttrice di macchine ed attrezzature per la fienagione e la semina, destinate non solo al mercato italiano ma anche e soprattutto a quello estero, come testimoniano i dati di fatturato: circa l’80% dei ricavi sono infatti garantiti dall’esportazione in più di 35 paesi in tutto il mondo. All’interno dei suoi due stabilimenti produttivi specializzati, della superficie complessiva di circa 30 000 m2 per un totale di circa 70 addetti, Mascar costruisce ed assembla per intero tutte le proprie macchine, a partire dalla carpenteria strutturale, realizzata interamente in proprio in base ad una precisa volontà aziendale: poter controllare costantemente la qualità dei materiali che andranno a costituire la base delle proprie macchine. Pertanto i processi di taglio, foratura, stampaggio e piegatura delle lamiere è sotto il controllo dei tecnici aziendali e si realizzano facendo ricorso alle tecnologie più adatte per garantire produzioni di alto livello: ne è un esempio la pressa-piegatrice a controllo numerico, in grado di offrire una precisione di lavoro nell’ordine del decimo di millimetro. A queste operazioni segue la saldatura realizzata sia manualmente sia mediante due robot, anch’essi sinonimo di velocità di lavoro e precisione. Tutti i semilavorati e le opere di carpenteria strutturale vengono successivamente inviati allo stabilimento specializzato nella verniciatura liquida a base acqua di tipo bicomponente, ed infine indirizzati nelle apposite linee e isole di montaggio, a seconda del prodotto, soggetto a forte stagionalità: infatti a livello europeo il 70% delle vendite si concentra nei mesi primaverili dato che mediamente il periodo di maggior impiego in campo delle macchine, soprattutto quelle per la fienagione, va da marzo a settembre e di conseguenza si deve adattare anche il processo produttivo, organizzato proprio per rispondere in maniera flessibile alle diverse esigenze imposte dal mercato.

Alberto Borile