Da otto generazioni

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Nella verde campagna lombarda si trova da diversi anni un’azienda agricola esemplare che da un decennio, grazie ai suoi titolari, ha puntato tutto sulla diversificazione.

Una vita legata da sempre al mondo dell’agricoltura, quella di Paola Sfondrini e del marito Carlo Vailati Riboni, conosciutisi sui banchi dell’Università Cattolica di Piacenza e oggi, sposati da 30 anni, proprietari e amministratori della società agricola “Conduzioni Agricole e Immobiliari s.s.”, che gestisce a Terranova dei Passerini (Lo) l’impresa agricola “Le Cascine”, proprietà della famiglia Riboni dalla metà del 1700. “La decisione di diventare imprenditori agricoli? Lo siamo entrambi da molte generazioni: è stata una scelta naturale, era scritto nel nostro DNA” specifica Paola che, a 21 anni, dopo la morte del padre, prende in mano le redini dell’azienda di famiglia e dopo qualche tempo la unifica a quella del marito. “Nel 1986 – racconta la titolare – abbiamo rilevato le scorte dalle nostre due imprese e gestito in affitto le aziende come se fossero un’entità unica. Io ho curato la produzione del latte fino al 2007, mentre Carlo si occupava della campagna e di tutti gli altri aspetti legati alla gestione aziendale. Nel 2010 abbiamo poi ridimensionato l’impresa, rilevando dalle rispettive famiglie parte dei terreni e accorpando i nostri sforzi nell’azienda di maggior pregio artistico e culturale, Le Cascine, dove oggi abitiamo e dove abbiamo cresciuto i nostri tre figli: Giovanni, Mario e Francesco”.

Ristorazione e impegno nel sociale

L’aspetto di questa azienda è quello di una tipica cascina lombarda a corte chiusa. 77 gli ettari di proprietà, su cui vengono coltivati cereali autunno-vernini, erbai, soia e orticole a pieno campo, e un allevamento linea vacca vitello di bovini di razza Limousine, oltre a diversi suini, per la produzione artigianale di salumi, capre, lepri e animali di bassa corte, destinati soprattutto all’attività di ristorazione agrituristica. Da ormai un decennio questa realtà ha intrapreso un cammino multifunzionale: “È stata la nostra risposta all’evoluzione dei mercati mondiali – spiega Paola –. Abbiamo individuato una nuova missione e abbiamo modificato il nostro ruolo di imprenditori agricoli”. Il primo passo è stata la realizzazione, nel 2002, della Fattoria didattica, trasformando la stalla dei buoi e l’arsenale in aule per accogliere scuole, famiglie e gruppi della terza età. Poi l’attività di ristorazione, nel 2004, basata sulle vecchie ricette di famiglia, avviata recuperando la vecchia scuderia ed effettuata solo su prenotazione e per gruppi. Quindi l’impegno nel sociale, con l’accoglienza in azienda di una cooperativa di inserimento lavorativo per persone diversamente abili e la programmazione di attività comuni di coltivazioni di fiori e ortaggi.

Cultura e centro privato di pesca

Essendo inoltre i titolari particolarmente attenti al recupero delle tradizioni rurali e alla promozione del territorio, dal 2010 è stato aperto al pubblico l’archivio dei documenti di famiglia, oggi considerato di ‘interesse storico particolarmente importante’ sia per quanto riguarda il territorio del Lodigiano che per la storia nazionale. In esso, infatti, sono conservate notevoli testimonianze riguardanti l’evoluzione del mondo agricolo, e non solo, dal 1700 ai giorni nostri. E ancora, nel 2011, l’installazione di un impianto fotovoltaico da 49,6 kW che, grazie allo scambio sul posto, garantisce all’azienda un importante risparmio annuale e, nel 2012, l’inaugurazione in azienda, grazie a un intervento di riqualificazione naturalistico-ambientale di una zona umida preesistente, di un centro privato di pesca: un laghetto che si estende su una superficie di 28.000 mq e in cui sono state reintrodotte specie ittiche autoctone, lucci, tinche e anguille. Oggi Le Cascine è considerata ‘ecomuseo’ del Lodigiano ed è azienda certificata LTB, Lodigiano Terra Buona, Carni Doc, Consorzio carni documentate, e Isnart, Istituto nazionale Ricerche turistiche, oltre che socia di Confagricoltura e di Agriturist.  È in via di sottoscrizione con l’azienda, infine, il contratto di rete d’impresa ‘Lodigiano a ruota libera’, per la promozione enogastronomica del territorio attraverso nuove forme di turismo lento e sostenibile, mediante percorsi in bicicletta ed escursioni guidate.

Nella foto, da sinistra a destra: il secondogenito Mario, futuro agronomo di famiglia, Giovanni, il figlio maggiore, i coniugi Carlo Vailati Riboni e Paola Sfondrini e il loro terzogenito Francesco.

Articolo di Laura Turrini