Una tradizione che si rinnova

2008

187008

“L’impegno, la dedizione e il continuo credere in ciò che si vuole raggiungere, ha portato me, la mia famiglia e l’azienda a raggiungere grandi traguardi”. Ecco quanto si legge nell’incipit della brochure illustrativa dell’attività dell’azienda agricola Maltese, circa 15 Ha, frammentati e parcellizzati in circa 30 particelle, che producono 1.500 ql annui di uva da tavola, sia a bacca bianca che a bacca rossa, in quel di Marsala, in provincia di Trapani. La gestione aziendale è giunta alla sesta generazione, una lunga storia ricca di passione e dedizione per la coltivazione della vite, in quella parte della Sicilia occidentale dove all’orizzonte si osservano dolci colline e distese pianure che giungono in un caldo mare.

A guidarci alla scoperta dell’azienda è il giovane Gianfranco Maltese, dal 2004 al posto di comando. “Le origini risalgono al 1800 circa, quando una piccola proprietà di famiglia di pochi ettari era condotta dalla nonna Cardeddra, soprannome dato alla famiglia Maltese che significa “erba spontanea” che la signora amava ripulire tra i filari: con il senso del dovere e del sacrificio, superando le difficoltà dell’epoca e i pregiudizi, riuscì a portare avanti la piccola azienda che verrà ceduta negli anni ai suoi 14 figli, – ci rivela Gianfranco – la nostra è una realtà agricola che mantiene sempre una conduzione familiare, alla continua ricerca della qualità che trova nella frammentazione, per quanto sfavorevole, la possibilità di poter contare su diversi “terroir”, a diverse esposizioni e altitudini, idonei per una diversificazione di varietà coltivate, in grado di dare un tocco di unicità”.

gianfranco maltese

Una tradizione che si rinnova, strizzando naturalmente l’occhio alle innovazioni. “La mia attività è orientata alla continua ricerca che conduco in primis in campo, applicando tecniche e metodiche che tengono conto del biologico e della sostenibilità aziendale, per poi seguire questi studi con le microvinificazioni che servono oggi a definire i protocolli di produzione, – sottolinea Maltese – questi studi mi hanno permesso anche di presentarmi ad un concorso internazionale, conseguendo una medaglia di bronzo con il Perricone 2013. Una grande soddisfazione che mi fa capire che il lavoro in campagna procede bene”.

Un giovane imprenditore con idee chiare e tanti progetti in cantiere. “Stiamo pianificando una ristrutturazione dei fabbricati aziendali per la realizzazione della cantina, dell’enoteca, della bariccaia, della zona ricettiva per piccoli soggiorni, il tutto con l’installazione sul tetto di un impianto fotovoltaico in grado di sostenere il fabbisogno energetico della struttura, – evidenzia Gianfranco – ad oggi, l’azienda ha usufruito dei bandi comunitari del PSR come giovane imprenditore agricolo, e nello specifico la Mis. 4.07 e la Mis. 214/b”. Ma, come sempre, non mancano le difficoltà. “Se è vero che la comunità Europea e i vari Psr permettono di realizzare grandi cose, si incontrano poi non pochi ostacoli quanto si parla di “accesso al credito”: tutti possiamo diventare buoni imprenditori con un piccolo pezzo di terra che ci viene lasciato dai nostri genitori, oppure magari acquisito attraverso l’Ismea, ma poi per far si che gli sforzi necessari per mettere a regime l’azienda possano permetterti l’autosostegno, ci vuole del denaro e questo oggi è direi poco attuabile, se non fai salti mortali, – osserva Gianfranco – bisognerebbe credere di più nella campagna, nel ritorno alla natura, al mangiar sano, ritornare ad essere fieri di andare a coltivare l’orto per portare sulle tavole frutti buoni e genuini. In base a questa filosofia, ho fondato un’associazione culturale chiamata “Vite nel Vino”. La storia contadina siciliana prosegue con le nuove leve del comparto primario.

Articolo di Antonio Longo