Il vino: un'opportunità di lavoro anche in tempo di crisi

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A “Il Veneto al 300 x 100” i sommeliers parlano di occupazione e il vino si dimostra ancora un settore in buona salute, che dà lavoro a 1,2 milioni di persone.
Quando si pensa al vino, spesso, la mente va a qualcosa di piacevole, quasi ludico. Il vino, però, è, a tutti gli effetti, “una cosa seria”.
Di questo si è parlato al Castello di San Salvatore di Susegana, in provincia di Treviso, dove si è tenuto il convegno Il Veneto al 300 x 100, realizzato da Ais Veneto in collaborazione con Amorim Cork Italia e Banca Popolare FriulAdria (Gruppo Cariparma Crédit Agricole). Il tema centrale è stato il vino come creatore di nuovi posti di lavoro, anche in tempi di crisi.
L’evento ha ospitato anzitutto la presentazione della guida “Il Veneto al 300 x 100”, prima opera interamente dedicata all’enologia veneta, frutto delle rigide selezioni di Ais Veneto, svolte in tutte le aree produttive della regione.
Momento culturale dell’evento è stato il convegno Professione Vino, che ha riunito testimonianze molto diverse fra loro. Dai dati riportati dal prof. Vasco Boato emerge che il settore enologico rappresenta ancora una buona opportunità di lavoro. Basti pensare che i neo diplomati o laureati nel settore enologico trovano lavoro per il 61% dei casi in meno di 3 mesi, il 29% tra 3 e 12 mesi. A rafforzare questo concetto è stata Carlotta Pasqua, Presidente di AGIVI, Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani. In Italia sono circa 100mila le aziende guidate da giovani under 35 e il 25% di queste aziende è gestito da donne e, complessivamente, il settore dà lavoro a 1.200.000 persone, se si considera anche l’indotto. In questo senso, tra i comparti più importanti vi è quello del sughero e poi quello delle botti. Oggi il mondo del vino prevede anche nuove figure, come spiegato da Andrea Sinigaglia, Direttore della Wine Academy di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che vede rettore Gualtiero Marchesi.
Largo alle donne: il premio Miglior Sommelier del Veneto va a Silvia Brunello
E’ una donna, Silvia Brunello, la Miglior Sommelier Professionista del Veneto, mentre Alberto Novarini è salito sul podio della categoria Miglior Sommelier non professionista. Il concorso ha visto la collaborazione di Amorim Cork Italia, leader nella produzione di tappi di sughero. Le finali del premio hanno messo alla prova i concorrenti con esami difficili come correggere una carta dei vini, decantare un rosso, etc… Due le categorie. Per il concorso non professionisti, dietro a Novarini, si sono classificati al secondo posto Andrea Lamponi e al terzo Raffaela Soffiato. Per la categoria professionisti, invece, dietro alla Brunello si sono piazzati ex aequo Erica Sottoriva e Giovanni Niero. Ai due primi classificati è stato assegnato il Premio Amorim Cork Italia: un viaggio-studio in Portogallo che permetterà ai due prescelti di approfondire le proprie conoscenze su vini portoghesi e sughero, consegnato ai due sommelier da Carlo Santos, a.d. Amorim Cork Italia.
La giornata si è arricchita poi dell’elezione di un Sommelier onorario d’eccezione: l’Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto Franco Manzato, intervenuto durante il convegno “Professione Vino”.