Giovani da incentivare

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Crisi, disoccupazione, recessione, demotivazione, incertezza sul futuro. Tutte parole – chiave per descrivere l’attuale sconfortante scenario socio – economico italiano che, in particolare, coinvolge le giovani generazioni. Sogni infranti, attese deluse, prospettive tutt’altro che incoraggianti: le fasce più giovani della popolazione si interrogano sul proprio futuro lavorativo e personale. Naturalmente, seppur al cospetto di qualche segnale incoraggiante, anche l’agricoltura soffre il momento particolarmente critico. Ed è proprio per fornire qualche risposta concreta che è stato firmato il protocollo d’intesa per la promozione di azioni volte a favorire l’occupazione giovanile, nell’ambito del piano nazionale per la “garanzia per i giovani”, tra il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Cia – Confederazione Italiana Agricoltori e l’A.G.I.A – Associazione Giovani Imprenditori Agricoli. Al di là delle buone intenzioni e dei proclami, vediamo in dettaglio cosa prevede il protocollo.

Il quadro normativo

La firma del protocollo si innesta lungo il solco tracciato dalla raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 aprile 2013 sull’istituzione di una “Garanzia per i giovani” in base alla quale “ogni Stato Membro assicuri ad ogni persona al di sotto dei 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale”. Tale raccomandazione ha avuto seguito nel nostro paese con il decreto legge n. 76 del 28 giugno 2013, recante “Primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti”, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge n. 99 del 9 agosto 2013, provvedimento volto a migliorare l’occupabilità dei giovani e ad anticipare la “Garanzia per i giovani”, attraverso nuove opportunità di lavoro e di formazione.

Le finalità del protocollo

Il panorama produttivo del Belpaese registra quotidianamente un significativo e progressivo disallineamento tra necessità espresse dalle imprese e le qualifiche che vengono prodotte dal sistema educativo e formativo. Alla luce di ciò, obiettivo principale del protocollo è quello di definire un quadro di collaborazione finalizzato a coadiuvare l’azione del Governo, delle Regioni e delle altre pubbliche amministrazioni coinvolte nell’attuazione del Piano nazionale per la “Garanzia per i giovani” al fine di promuovere l’occupazione giovanile e l’inclusione sociale. Le principali azioni previste sono quelle finalizzate a sostenere gli strumenti e i percorsi di alternanza scuola – lavoro e università -lavoro, promuovere i percorsi finalizzati all’attestazione/certificazione delle competenze non formali e formali conseguite dai giovani nell’ambito di attività di tirocinio o apprendistato, realizzare iniziative di promozione e comunicazione a sostegno del Piano nazionale per la “Garanzia per i giovani”, utilizzando a tal fine anche le sedi territoriali delle associazioni quali appositi luoghi di orientamento sul territorio; e ancora, sviluppare previsioni a medio termine delle figure professionali richieste dalle imprese e dal mondo produttivo, valutare i risultati dei programmi e delle azioni previste dal Piano nazionale, proponendo, ove necessario, interventi correttivi; infine, promuovere programmi di responsabilità sociale d’impresa orientati all’attivazione, alla formazione e all’occupazione delle giovani generazioni.

Le azioni specifiche che saranno messe in campo

La Confederazione Italiana Agricoltori e l’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli si sono impegnate a collaborare per la realizzazione del Piano nazionale per la “Garanzia per i giovani” promuovendo l’informazione sulle misure in esso previste, sviluppando direttamente azioni specifiche e coinvolgendo i propri associati nelle attività che possono favorire l’avvicinamento e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Dall’altra parte, il Ministero attiverà ogni utile iniziativa per l’effettiva implementazione del Piano nazionale per la “Garanzia per i giovani”.

Tirocini

La C.I.A. e l’A.G.I.A. provvederanno ad istituire un elenco delle imprese disponibili ad ospitare tirocinanti in modo da realizzare un numero significativo di tirocini presso le imprese associate, nonché attestare le competenze acquisite, attraverso le strutture formative accreditate al sistema regionale di riferimento, e creare collegamenti tra il portale di clicklavoro e i principali siti del sistema C.I.A. Il Ministero si impegna a condividere ogni iniziativa per promuovere il tirocinio quale strumento per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, anche al fine di attivare tale strumento nel settore dell’agricoltura tenendo conto della specificità delle aziende del comparto primario.

Apprendistato

La C.I.A. e l’A.G.I.A. promuoveranno il ricorso all’apprendistato, presso le proprie associate, in base a quanto previsto dall’Accordo per la disciplina dell’apprendistato professionalizzante o di mestiere del settore agricolo del 30 luglio 2012. Ciò nell’ottica dell’innalzamento del capitale umano e dello sviluppo di talenti che possono contribuire a far crescere le imprese. Altri obiettivi saranno quelli di implementare la qualità della formazione erogata dalle imprese, stipulare convenzioni territoriali per comparto produttivo in materia di formazione per aiutare le PMI che hanno maggiori difficoltà a erogarla, sostenere l’organizzazione e la realizzazione dei “Campionati nazionali e mondiali dei mestieri”.

A cura di Antonio Longo