Dall’Inail 40 milioni per investire in sicurezza

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I bandi Isi 2019 dell’Inail metteranno a disposizione 40 milioni di euro di incentivi a fondo perduto per le micro e piccole aziende in agricoltura che investono in sicurezza.  In particolare 33 milioni sono stanziati per la generalità delle imprese agricole e 7 milioni per i giovani agricoltori under 40.

Dopo la presentazione avvenuta a dicembre, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale l’estratto dell’avviso pubblico per il bando Isi 2019, con il quale vengono messi a disposizione 251 milioni di euro in finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Si tratta della decima edizione del bando che dal 2010 a oggi ha stanziato circa 2,4 miliardi di risorse. I fondi mossi con le prime nove edizioni del bando Isi hanno permesso di finanziare la realizzazione di quasi 32mila progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza all’interno delle aziende, che nella maggioranza dei casi sono stati presentati da micro e piccole imprese. Tra i progetti ammessi al finanziamento del bando 2018, in particolare, circa tre su quattro sono stati presentati da aziende con meno di 15 dipendenti.

Fondi che, ha commentato il ministro per le Politiche agricole, Teresa Bellanova, “sono preziosi, perché, ad esempio sono ancora troppi trattori vecchi e spesso sentiamo di incidenti – gravi, meno gravi o gravissimi – frutto di una macchina che non ha le innovazioni che la tecnologia ci mette a disposizione, perché quando si esce da una fase di difficoltà i primi tagli che si fanno sono proprio sugli attrezzi“. “Si devono aiutare i giovani e –ha continuato– anche se le risorse non sono ancora sufficienti e dobbiamo lavorare per ampliarle, a loro è destinata una linea di finanziamento”.

Come per le scorse edizioni, il Bando Isi è suddiviso in 5 assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e ai progetti che saranno realizzati: 96 milioni circa saranno destinati a progetti di investimenti e adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, 45 milioni per progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi, 60 milioni per la bonifica da materiali contenenti amianto, 10 milioni per progetti di micro e piccole imprese operanti nei settori della fabbricazione mobili e della pesca, 40 milioni saranno per le micro e piccole imprese agricole. Il contributo, erogato in conto capitale, può coprire fino al 65% delle spese sostenute per ogni progetto, rivolgendosi a imprese, anche individuali iscritte alle diverse Camere di settore. Le risorse finanziarie destinate ai progetti sono ripartite per regione/provincia autonoma e per assi di finanziamento. L’importo massimo erogabile è di 130.000 euro per i progetti appartenenti agli assi 1 (Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale), 2 (Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi) e 3 (Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto); di 50.000 euro per i progetti appartenenti all’asse 4 (Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività) e soprattutto 60.000 euro per i progetti riferiti all’asse 5 (Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli ).

La presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti sarà online, come negli anni precedenti, attraverso una procedura “valutativa a sportello” articolata in tre fasi, e le date di apertura e chiusura di tutta la procedura informatica saranno pubblicate entro il 31 gennaio del 2020. “La scelta dell’Inail – ha detto Teresa Bellanova – di confermare con il bando Isi 2019 il proprio sostegno alle micro e piccole imprese agricole per l’acquisto di trattori e macchinari di ultima generazione, risponde al bisogno concreto di proseguire l’impegno per l’innovazione in un settore centrale della nostra economia, caratterizzato da rischi elevati per i lavoratori che derivano anche da un parco macchine obsoleto. Si tratta di un approccio tanto opportuno quanto necessario, perchè senza innovazione e sicurezza non può esserci competitività”.

Emiliano Raccagni