Trasparenza

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Dal secolo scorso la Fattoria Di Vaira coltiva i suoi oltre 500 ettari in modo ecosostenibile e nel rispetto della natura. Perseguendo il fine di educare i giovani alla professione agricola e continuando ad essere un esempio concreto per le aziende del Mezzogiorno.

Creare un progetto di aggregazione e trasparenza della filiera biologica e biodinamica e ottenere prodotti di alta qualità nutrizionale; sperimentare nuove tecniche agricole e dare vita a una fattoria modello nel Sud Italia; educare le giovani generazioni alla pratica agricola; ospitare persone interessate al turismo rurale e sociale. Questi, in sintesi, i valori e gli obiettivi che giornalmente vengono perseguiti da una delle più rilevanti aziende agricole del Molise, la Fattoria Di Vaira, con sede a Petacciato, in provincia di Campobasso. Esistente già dal secolo scorso, quest’impresa nel 2007 viene coinvolta in un progetto di rinnovamento ad opera del gruppo Ecor NaturaSì e dell’azienda agricola molisana Valter Desiderio che, unendo le forze, costituiscono, insieme a Banca Popolare Etica, ad alcuni negozi specializzati del biologico e a molti appassionati, l’Opera società agricola biodinamica Di Vaira. Alla presidenza Fabio Brescacin, anche presidente di Ecor NaturaSì Spa, che ha coinvolto, tra produttori, consumatori e amici, 85 soci, tutti già impegnati nel biologico. A dirigere l’azienda è invece Paola Santi (nella foto) che, tra personale fisso e stagionale, coordina il lavoro di circa 50 dipendenti.

Un vero e proprio organismo vivente

In Fattoria vengono utilizzati solo concimi organici, preferendo il letame prodotto dagli allevamenti e arricchito con preparati biodinamici da cumulo, e per incrementare la sostanza organica del suolo e favorire l’umificazione si effettuano rotazioni e sovesci. 530 sono gli ettari lordi di proprietà (480 coltivabili), circa 100 dei quali vengono destinati alle colture orticole, estive e invernali. L’oliveto si estende per 15 ha, di cui 12 a varietà Leccino, 2 a Gentile di Larino e 1 a Muraiolo, mentre il vigneto, grazie al quale si producono Aglianico, Sangiovese, Trebbiano, Montepulciano, Falanghina, Merlot e Cabernet, ha una superficie di 70 ha. L’area rimanente ospita ciò che serve per garantire l’autosufficienza della fattoria, come prati a pascolo e foraggi per l’alimentazione degli animali e cereali e leguminose per la preparazione di farine, oltre a otto laghetti circondati da flora e fauna locali, con siepi, alberi, macchia mediterranea e boschi di quercia, roverella, leccio, robinia e lentisco. L’adesione, da parte dell’azienda, al progetto Life Dinamo, è avvenuta proprio per favorire la conservazione e l’incremento della biodiversità di queste aree agricole e semi-naturali.

Agriturismo, Fattoria didattica e Wwoofers

Molteplici sono i prodotti che nascono dal lavoro della Fattoria e che, grazie ad Ecor NaturaSì Spa, vengono distribuiti in esclusiva su tutto il territorio nazionale a circa un migliaio di punti vendita specializzati in alimenti biologici e biodinamici: ortaggi, formaggi caprini e bovini, vino, olio, miele e passate di pomodoro e pomodorino, ceci e cereali, come grano tenero e farro. All’interno dell’azienda è presente anche uno spaccio per la vendita diretta al pubblico: qui, oltre a ortaggi e latticini, è possibile acquistare anche la carne. L’agriturismo contribuisce a completare il servizio aziendale: questo non si limita all’ospitalità dei 18 ospiti che possono soggiornare nelle camere, ma include anche l’accoglienza di gruppi e famiglie che preferiscono la vita en plein air, per i quali è disponibile uno spazio verde dove campeggiare in tenda o camper. A caratterizzare fortemente la Fattoria è la sua vocazione didattica, che da tempo la rende meta di scolaresche e comitive desiderose di approfondire le conoscenze sull’agricoltura biologica e biodinamica. Diversi sono i percorsi personalizzati studiati a seconda delle età e degli interessi e i progetti educativi proposti dall’azienda che si rivolgono ad alunni e studenti di ogni ordine e grado, dalla scuola primaria all’università. Anche gli itinerari sono adattati all’età e alle necessità dei destinatari e si caratterizzano per più finalità e gradi di complessità. La formazione è rivolta infine anche ai cosiddetti “Wwoofers”, gli aderenti all’associazione internazionale Wwoof (World Wide Opportunities on Organic Farms), che offrono il proprio lavoro volontario in cambio di ospitalità.

Articolo di Laura Turrini