Miglioramenti per la riforma PAC

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Le organizzazioni cooperative di Francia, Spagna, Portogallo e Italia hanno avanzato molte proposte in merito alla riforma della Politica Agricola Comune 2014-2020, approvata ieri dal Parlamento UE.

“Un significativo passo in avanti rispetto alla originaria proposta di riforma della Politica agricola comune 2014-2020”. È questo, secondo le organizzazioni cooperative, “l’esito dell’ottimo lavoro svolto oggi in Commissione Agricoltura del Parlamento UE, che ha analizzato e votato circa 8.000 emendamenti di modifiche al testo di riforma della PAC presentato dalla Commissione, apportando una serie di significativi cambiamenti”.

“È stata premiata – continuano le sigle – la costante azione di lobbying che abbiamo condotto in questi mesi a Bruxelles, dal momento che un gran numero di emendamenti approvati contenevano proposte da noi presentate”.

“Un vivo ringraziamento –  proseguono le organizzazioni cooperative Coop de France, Cooperativas Agro-alimentarias Espana, Confagri (Portogallo) e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – va pertanto espresso al Presidente della  Commissione Agricoltura del Parlamento UE Paolo De Castro e a tutti i parlamentari della Commissione per il duro lavoro che ha preceduto il voto di oggi e per l’importante risultato conseguito”.

Tra le principali novità contenute nei testi finali approvati dal Parlamento va evidenziata la modifica introdotta sul capping, che prevede l’esclusione delle cooperative dalla applicazione del tetto massimo di aiuti percepibili; la definizione più precisa dei compiti e degli obiettivi attribuiti alle organizzazioni dei produttori; la possibilità anche per le grandi imprese di accedere ai finanziamenti per gli investimenti e, infine, l’estensione anche alle OP della richiesta di accesso a finanziamenti per le assicurazioni, ai quali auspichiamo si aggiungano ulteriori miglioramenti relativi alla gestione del rischio.

“Stiamo ora analizzando e valutando con attenzione i testi degli emendamenti votati – così concludono le organizzazioni cooperative – che orail Parlamentocercherà di “difendere” e far valere il più possibile nell’ambito della negoziazione con la Commissione ed il Consiglio.