Martina: serve nuova Sabatini per l’agricoltura

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Dobbiamo favorire il più possibile gli investimenti in macchinari. Come c’è stata la Sabatini per la manifattura classica, dobbiamo inventarci degli strumenti che aiutino e incentivino il rinnovo dei macchinari anche nel settore agricolo. È una cosa sulla quale stiamo lavorando e su questa partita vorremmo sfidare le banche a darci una mano“. L’ha detto, nei giorni scorsi, intervenendo a Eima il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina.”Qui a Bologna– ha continuato il ministro detto riferendosi al salone – è presente un pezzo di Italia manifatturiera che incrocia il primario in un equilibrio che ci invidiano in giro per il mondo. Personalmente, credo molto nell’interazione tra le filiere e, ancora di più credo in un nuovo rapporto tra meccanica agricola e sviluppo del settore primario“. L’annuncio del Ministro, atteso e guardato con speranza da un intero settore, si inserisce nelle notizie di cronaca di questi giorni, anzi ore, caratterizzare dal pressing dei ministeri sulla legge di stabilità. Sono oltre cento le richieste di modifica arrivate dai dicasteri sul tavolo del ministro Maria Elena Boschi, che ha il compito di valutarle e decidere se farle proprie. Il dossier è ora all’esame di Palazzo Chigi e, questo è già certo, solo una parte delle richieste sarà tradotta in emendamenti alla manovra.

Rinnovo finanziamenti. E’ infatti proseguito per tutto il fine settimana il lavoro di governo e Parlamento per mettere a punto le modifiche alla legge e, soprattutto, per trovare le risorse necessarie a coprire i nuovi interventi. Anche di domenica rappresentanti del Mef, della Ragioneria e della Commissione Bilancio della Camera si sono incontrati per accelerare su alcune delle questioni sul tavolo e poter dare il via al voto a partire da oggi.  Per ora, visto anche il netto ridimensionamento delle richieste dei ministeri, i temi affrontati sono quelli che presentano meno criticità  e per i quali sia a livello politico che finanziario la matassa è più semplice da sciogliere. Non tutte le modifiche alla manovra richiedono infatti “soldi freschi” e tra questi, ad esempio ci sarebbe anche il rinnovo della cosiddetta nuova Sabatini. La richiesta di finanziamenti statali da parte delle PMI è di grande attualità, anche considerando come le domande del Bando beni Strumentali, previsto dal “decreto del fare” nel 2013, aveva ormai toccato lo stanziamento complessivo di 2,5 miliardi di euro prima dell’apertura, a inizio novembre, dell’ultima finestra temporale utile per l’invio delle domande.

Accordo a Eima. E di finanziamenti, ma non solo, si occuperanno anche SACE  e la Federazione Nazionale Costruttori Macchine Agricole (FederUnacoma)  che proprio a Bologna, in occasione di Eima, hanno annunciato un nuovo accordo di collaborazione volto a sostenere la crescita sui mercati internazionali di oltre 300 aziende associate. Grazie al patto siglato, le imprese appartenenti a FederUnacoma potranno avvantaggiarsi di offerte riservate, servizi di consulenza dedicati e dell’ampia gamma di prodotti di SACE pensati per assicurarsi dal rischio di mancato pagamento, accedere, appunto, a finanziamenti, proteggere gli investimenti, ottenere garanzie fideiussorie per gare e commesse, e trasformare in liquidità i propri crediti, anche attraverso strumenti innovativi come Trade Finance. La fiera bolognese è stata anche occasione per annunciare una notizia finalmente positiva: nel 2013 l’export italiano di macchinari agricoli è cresciuto del 7,9% (anno/anno). Un risultato  dovuto in maniera prevalente alle vendite verso i mercati avanzati europei ed extra-europei (Stati Uniti e Giappone). E’ da segnalare il notevole miglioramento nelle quote di mercato nei principali Paesi emergenti come Cina, India, Turchia e Brasile. Eima, infine,  ha chiuso la sua 41ma edizione con 235.614 visitatori. In crescita la quota di operatori esteri, per un evento che si consacra come punto di riferimento per la meccanizzazione a livello mondiale.

Articolo di Emiliano Raccagni

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