Onorato il ruolo dei contoterzisti

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«Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella onorano l’agricoltura e il ruolo dei contoterzisti, in particolare quando il Capo dello Stato afferma che “l’agricoltura è, e deve essere ancora di più, il settore dell’innovazione e dell’eco-innovazione. La nostra qualità passa da lì. Il nostro bene comune ha un fondamento essenziale nella filiera agro-alimentare”».

Lo sottolinea il presidente di Confai, Leonardo Bolis, che rimarca la grande responsabilità delle imprese agromeccaniche proprio nell’innovazione e nell’eco-innovazione. «L’agricoltura razionale, attenta a produrre alimenti sani e sicuri – dice Bolis – non può prescindere dalle nuove tecniche di coltivazione e di gestione del suolo e delle produzioni che, grazie a macchinari all’avanguardia, sono attuate dalle imprese di meccanizzazione agricola».

Anche nell’ottica della lotta allo spreco e dell’esigenza di produrre di più per nutrire il pianeta, «non si potranno ottenere risultati significativi se non vi saranno mezzi, trattrici e attrezzature sempre più efficienti nei campi», sostiene il coordinatore nazionale di Confai, Sandro Cappellini.

«Si potrà discutere all’infinito se adottare sementi transgeniche o no – prosegue Cappellini – ma senza i mezzi e le tecnologie gestite dalle imprese agromeccaniche, non vi sarà comunque alcune futura “Rivoluzione Verde”».

Secondo il segretario alla presidenza di Confai, Enzo Cattaneo, «le parole del Presidente Mattarella indicano una sola strada da percorrere: annoverare le imprese di meccanizzazione agricola tra i beneficiari della Pac e dei Programmi di sviluppo rurale, per assecondare un processo evolutivo che l’agricoltura deve necessariamente compiere. Rifiutare il progresso è una battaglia di retroguardia che solo per fortuna pochi agricoltori miopi si ostinano a combattere».