I segreti del tappo in sughero raccolti in un manuale

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È stato presentato il primo “Manuale tecnico per il corretto utilizzo del tappo in sughero”, per la corretta gestione di questo materiale.

Manuale tecnico
Dopo essere stato presentato al Vinitaly, sarà a breve distribuito alle cantine italiane in 10.000 copie il primo Manuale Tecnico per il corretto utilizzo del tappo in sughero. Questo libro sarà uno strumento dedicato agli operatori del settore e in particolare alle cantine, in grado di uniformare ad uno standard comune, per la prima volta, l’intera filiera. Tra non molto sarà disponibile anche una versione video con animazione 3D da scaricare dai siti delle aziende promotrici del progetto.
È la tappa finale di un percorso iniziato nel 2010, con una campagna di promozione e tutela del sughero, che ha visto riunite le maggiori aziende produttrici in Italia, come, oltre ad Amorim Cork Italia, Colombin & Figlio, Sugherificio Ganau, Sugherificio Molinas e Mureddu Sugheri.
Carlos Santos, AD dell’azienda leader in Italia e nel mondo nella vendita dei tappi in sughero, Amorim Cork Italia, è sempre stato in prima fila nell’affermare la necessità di questo strumento, realizzato oggi grazie al lavoro congiunto di un comitato tecnico multidisciplinare altamente specializzato, con il coordinamento di Valeria Mazzoleni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e la partecipazione di due realtà importanti in ambito enologico come Unione italiana vini e Assoenologi.
Carlos Santos commenta così: “L’industria del sughero  compie da tempo inquantificabili sforzi per eliminare tutti quei difetti, primo tra tutti il sapore di tappo, legati alla naturalità del prodotto in questione”.
Il Gruppo Amorim, sta facendo grossi sforzi sul fronte della ricerca e dello sviluppo, gli investimenti, però, come ha sottolineato Carlos Santos: “Possono essere messi a repentaglio se non si associa anche un corretto utilizzo del tappo nelle fasi di imbottigliamento, stoccaggio e trasporto dei vini. Per questo serviva mettere allo stesso tavolo tutti gli attori della filiera e produrre un risultato condiviso. C’era la necessità di unificare in un unico strumento quanto scritto in modo sparso e quanto consolidato nei secoli da una prassi antica, considerata quasi scontata e per questo sottovalutata nella sua delicatezza”.
Carlos Santos (foto: Renato Vettorato)