Dalla Liguria la serra taglia costi

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serra sam lab

Un mix di tecnologia a servizio di una nuova serra altamente innovativa, che punta a migliorare le prestazioni riducendo al contempo i costi energetici e le emissioni per l’ambiente. Il risultato del progetto Sam-Lab, messo a punto dal Cersaa (Centro di sperimentazione e assistenza agricola) di Albenga (SV) in due anni di lavoro, è uno spazio di 150 metri quadrati, frutto di sperimentazioni innovative per il monitoraggio, il controllo e l’aumento dell’efficienza energetica nei processi agro manifatturieri nelle colture protette.

“La nostra sfida – dice il direttore del Cersaa Giovanni Minuto – è realizzare serre ex novo o integrare quelle esistenti dotandole di impianti che consentano da un lato di ridurre i costi di costruzione e gestione, dall’altro l’impatto ambientale”.

Il team di Sam-Lab ha lavorato su uno dei punti critici di gestione delle serre, rappresentata dal riscaldamento, normalmente causa di costi elevati, che nella nuova serra avviene combinando la geotermia e il fotovoltaico. Il progetto prevede infatti l’utilizzo di sonde geotermiche che, a una profondità di cento metri, “pescano” il calore direttamente dal sottosuolo, convogliandolo in superficie. A questa energia a “costo zero” si unisce quella prodotta da un impianto fotovoltaico semitrasparente posto sopra il tetto della struttura.

Altre innovazioni riguardano inoltre il sistema di illuminazione della serra, che avviene attraverso lampade led ad alta efficienza che stimolano la produzione di biomassa inibendo lo sviluppo di patogeni e parassiti. Un’altra porzione di calore è ottenibile grazie al riscaldamento basale, che sfrutta elettricità e acqua calda attraverso impianti posizionati all’interno dei bancali di coltivazione. Inoltre, un sistema di gestione ambientale low cost permette di monitorare costantemente le caratteristiche fisiche del terreno e dell’ambiente.

Il progetto è stato finanziato con 440mila euro dalla Regione Liguria e realizzato fisicamente da Cersaa, azienda speciale della Camera di Commercio di Savona, in collaborazione con l’Università di Genova e due partner privati.

Tra i risultati attesi, con l’obiettivo finale di trasferire queste soluzioni tecnologiche agli agricoltori, la realizzazione di un laboratorio per la sperimentazione di tecnologie innovative dedicate a migliorare l’efficienza energetica dei processi di coltivazione in serra e di relativi semplici processi manifatturieri ad essi legati, che verrà attivato presso Cersaa, definendo così  le possibilità di commercializzazione di modelli agro manifatturieri ad alta efficienza energetica per specifici tipi di coltura/processo/clima.

All’interno dell’impianto sarà inoltre possibile sperimentare processi quali la disinfestazione del terreno e alcuni processi manifatturieri, quali una piccola linea di confezionamento delle colture prodotte.

In queste settimane, il Cersaa è impegnato in un altro importante progetto attraverso la partnership con Nowlanding, azienda specializzata nel settore dei droni. Proprio ad essi è infatti demandato il compito di alzarsi in volo per monitorare con tempestività la presenza di infestazioni da punteruolo rosso, il coleottero che sta mettendo a serio rischio il patrimonio naturale rappresentato dalle palme. L’impiego degli Apr, aeromobili a pilotaggio remoto, ha dato risultati più che soddisfacenti nei due test effettuati nelle settimane scorse ad Albenga e nei prossimi giorni si darà avvio alla sperimentazione vera e propria, iniziando dai cieli di Ceriale (SV).

Emiliano Raccagni