Agrinsieme compie un anno

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E’ piu’ che positivo, dopo un anno dalla sua costituzione, il bilancio di Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, e Alleanza delle Cooperative agroalimentari. La presenza di Agrinsieme e’ oggi diffusa e consolidata sul territorio: il coordinamento e’ stato costituito in diciassette regioni (Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), con una presenza diffusa in oltre il 60% delle province italiane. Agrinsieme e’ oggi rappresentato a diversi livelli da piu’ di mille dirigenti sul territorio nazionale. Sono state oltre 200 le iniziative promosse nel primo anno di attivita’ tra convegni, seminari, tavole rotonde, audizioni parlamentari, incontri con le istituzioni, forze sociali ed economiche. “Con particolare impegno – si legge in una nota – e’ stata svolta l’attivita’ di lobbying sul fronte del negoziato sulla Pac: a un primo seminario svolto a giugno alla presenza dei parlamentari europei, in cui e’ stato presentato un documento di lavoro contenente le proposte di Agrinsieme per una Pac che risponda concretamente alle esigenze delle imprese agricole, ha fatto seguito un successivo seminario alla presenza del ministro delle Politiche Agricole e degli assessori regionali all’Agricoltura e un incontro con il commissario Ue all’Agricoltura, Dacian Ciolos”. Sul fronte della politica nazionale, si segnalano il documento programmatico sulle strategie del comparto agroalimentare presentato ad aprile al governo di Enrico Letta e quello sul lavoro illustrato lo scorso mese di febbraio al governo e alle forze politiche parlamentari, in cui si rileva che l’agricoltura puo’ creare centomila nuovi posti di lavoro. “In ambito parlamentare, e’ stata costante l’attivita’ di lobbying di Agrinsieme – si sottolinea – relativa all’iter approvativo del dl ‘fare’ e della legge di stabilita’: di particolare rilievo la battaglia, vinta, sull’esenzione del pagamento dell’Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali e il tentativo, sventato grazie all’intervento di Agrinsieme, di finanziare con 400 milioni di euro la defunta Federconsorzi”. In merito infine alle progettualita’ economiche di filiera, da segnalare la promozione di due progetti per la filiera cerealicola: il primo ha consentito alle imprese e cooperative del settore di fare investimenti in tecnologia per oltre 2 milioni di euro agevolando il monitoraggio della qualita’ dei cereali; il secondo, approvato dal Cipe lo scorso febbraio, consentira’ investimenti in ammodernamento e ampliamento strutturale per circa 9 milioni di euro. E a febbraio 2014 risale anche la presentazione ai presidenti delle commissioni Agricoltura di Camera e Senato del ‘Testo unico della vite e del vino’, a cura di Agrinsieme, Unione italiana vini, Federvini, Assoenologi e Federdoc. Il documento unifica tutte le disposizioni che disciplinano la materia del comparto vitivinicolo, attualmente contenute in svariati testi normativi ed e’ il frutto di un lavoro congiunto che ha coinvolto tutte le diverse sigle che rappresentano le realta’ economiche del settore vitivinicolo.