Accordo Cai Agromec – Crea per la ricerca in agricoltura

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Cai Agromec, la maggiore organizzazione italiana di agromeccanici e il Crea – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, hanno siglato importante protocollo d’intesa che si prefigge di favorire la ricerca, la diffusione dell’innovazione e l’integrazione delle conoscenze scientifiche nei settori di interesse reciproco; dare la massima diffusione di tutte le iniziative di reciproco interesse e realizzare congiuntamente convegni, seminari e gruppi di studio; divulgare informazioni tecnico-scientifiche e di tipo economico anche attraverso pubblicazioni e/o tramite la comunicazione digitale; promuovere e valorizzare iniziative nell’ambito della rete rurale nazionale di intesa con il Masaf, le Regioni e le Province autonome italiane.

Per coordinare i lavori sarà istituito il Comitato di indirizzo strategico che sarà composto da due esponenti di Cai Agromec e due esponenti del Crea. Il Comitato dovrà definire i temi programmatici e portare avanti i progetti congiunti, eventualmente anche con l’apporto di altri soggetti pubblici o privati potenzialmente interessati.

Al momento della firma dell’accordo, Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai Agromec, ha dichiarato: “È un’intesa storica quella che abbiamo sottoscritto con il Crea, che va nella direzione di restituire sempre più all’agromeccanico quella centralità che merita nell’ambito del settore primario. Cai Agromec, del resto, fin dal 1947 rappresenta circa 18.000 imprese di meccanizzazione agricola operanti su oltre 8 milioni di ettari del territorio nazionale, con una dotazione di oltre 88.000 trattori, quasi 49.000 mietitrebbiatrici e circa 17.000 altre macchine da raccolta, per un volume d’affari di oltre 4 miliardi di euro. Siamo insomma i referenti più indicati per chi fa ricerca e innovazione in agricoltura. Essendo a stretto contatto con i costruttori, nonché con i centri di ricerca, di divulgazione e di trasferimento tecnologico, siamo disponibili per implementare la sperimentazione in campo di macchinari, attrezzature e tecnologie”.

A cura di Pier Luigi Scevola