Manovra di bilancio: via Irpef agricola e agevolazioni per under 40

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Sono diverse le novità per il settore agricolo previste dall’approvazione definitiva della manovra di bilancio avvenuta alcuni giorni fa in Parlamento. Tra queste, spiccano l’azzeramento dell’Irpef agricola, l’esenzione totale dei contributi previdenziali per gli imprenditori under 40 per i primi tre anni di attività e alcune misure mirate a combattere lo spreco alimentare.

IRPEF. Secondo le indicazioni del Mipaaf, l’azzeramento dell’Irpef andrà a beneficio di circa 400mila coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali e si andrà a sommare alla cancellazione di Imu e Irap avvenute lo scorso anno, portando la detassazione per l’agricoltura a 1,3 miliardi di euro nell’ultimo biennio.

ESENZIONE CONTRIBUTI UNDER 40. I giovani imprenditori saranno esentati dai contributi previdenziali nel primo triennio di attività e potranno inoltre beneficiare di un taglio del 50% e del 60% per il quarto e quinto anno. La misura è stata estesa già dal 2016 per le zone montane e svantaggiate.

20 MILIONI AL FONDO CEREALICOLO NAZIONALE. Raddoppia, passando da 10 a 20 milioni di euro, lo stanziamento per il fondo cerealicolo nazionale, pensato per il biennio 2018 e il 2019 al fine di sostenere il rilancio del settore mediante l’aumento della qualità del grano italiano e per favorire la conclusione di contratti di filiera che valorizzino il lavoro degli agricoltori.

COMPENSAZIONE IVA CARNI. Stessa cifra, 20 milioni di euro, verrà destinata come nel 2016 per l’aumento della compensazione Iva per le carni bovine al 7,7% e per quelle suine all’8%, per contrastare la crisi del settore zootecnico e tutelare il reddito degli allevatori.

AGRICOLTURA DI PRECISIONE IN INDUSTRIA 4.0. Confermato l’impegno per lo sviluppo dell’agricoltura di precisione all’interno del piano Industria 4.0, con estensione del superammortamento e iperammortamento anche alle imprese agricole con bilancio e ai contoterzisti per l’acquisto di nuove tecnologie, macchinari e attrezzature.

LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE. Sono stati decisi incentivi per l’acquisto di beni strumentali per favorire la distribuzione gratuita di generi alimentari e non alimentari per limitare gli sprechi.

TAGLIO ALIQUOTA BIRRA. Viene diminuita l’aliquota per l’accisa sulla birra, che è rideterminata a 3,02 euro ad ettolitro e per grado-Plato.

CREDITO DI IMPOSTA AGRITURISMI. Per gli anni 2017 e 2018 si riconosce un credito d’imposta fino al 65% per la riqualificazione delle strutture ricettive agrituristiche in modo da incentivare la multifunzionalità e lo sviluppo di questa attività nelle zone rurali, anche come strumento di integrazione al reddito degli agricoltori.

11 MILIONI PER INDENNITA’ FERMO PESCA. Per garantire un sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti del settore ittico nel periodo di fermo biologico obbligatorio, vengono destinati 11 milioni di euro per il 2017. E’ prevista anche l’istituzione del fondo di solidarietà per la pesca con una dotazione pari a 1 milione di euro per il prossimo anno e che verrà alimentato da contribuzione ordinaria dei datori di lavoro e dei lavoratori. Tale fondo ha l’obiettivo di garantire i lavoratori in caso di fermo biologico, di sospensione della pesca per avversità atmosferiche e ogni altra causa non imputabile al datore di lavoro.

FONDO BIETICOLO-SACCARIFERO. Infine, sono stanziati 5 milioni di euro per incrementare il fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticola-saccarifera in Italia.

Positivo il commento alla manovra da parte di Coldiretti: “Sono state approvate –si legge in una nota dell’organizzazione- importanti misure per la competitività del settore agricolo, che vanno dall’insediamento dei giovani al taglio della fiscalità, dall’aumento delle pensioni al sostegno alla produzione dei cereali contro il rischio desertificazione. Inoltre, dopo la cancellazione di Imu e Irap, la nuova legge preveda innanzitutto l’esenzione ai fini Irpef per il triennio 2017-2019 dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni condotti da coltivatori diretti e imprenditori professionali iscritti nella previdenza agricola”. Per Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, “Dare la possibilità alle imprese agricole di avere un po’ di respiro con il fisco, di facilitare l’accesso dei giovani, di potersi ammodernare, di aprirsi a Internet ed all’innovazione, sono tutti passi decisivi, da noi sollecitati”.

Emiliano Raccagni