Uova di qualità targate Cupidi

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Da oltre trent’anni il core business è quello dell’allevamento avicolo, dal 2000 si producono anche uova dall’allevamento di galline ovaiole. Ma è anche una fattoria didattica e sociale. Si presenta multiforme e diversificata l’attività dell’azienda agraria biologica Soc. Agr. Cupidi A. e Leonardi R. . Una realtà familiare che, nei 25 ettari in quel di Gallese, provincia di Viterbo,  con il suo indirizzo tecnico produttivo zootecnico – energetico, garantisce uova biologiche che vengono confezionate nel proprio centro aziendale Bioangelino. “Stiamo ultimando i lavori del mangimificio aziendale per la trasformazione e somministrazione agli animali dei soli cereali bio autoprodotti e quelli che acquistiamo dalle aziende della Rete Solcare” ci spiega la giovane Claudia Cupidi; “le coltivazioni, tutte condotte con metodo biologico, sono seminativi, vite, olivo e il noce da legno. Il noceto è anche il parco in cui le galline sono libere di razzolare giornalmente. L’azienda è autosufficiente dal punto di vista energetico, infatti tutta l’energia viene prodotta da due impianti fotovoltaici, il primo impianto fotovoltaico da 20 Kw è stato installato nel 2006. Nel 2008, utilizzando  un contributo regionale, abbiamo acquistato una caldaia a cippato  per la produzione di energia termica per il riscaldamento e l’acqua sanitaria delle due case rurali. Con lo stesso contributo abbiamo acquistato anche la macchina cippatrice, il cippato viene infatti prodotto in loco, con tutte le nostre potature aziendali (vite, olivo e noce da legno, verde aziendale).  Nel 2012 abbiamo installato il secondo impianto fotovoltaico da 20 KW”.

Vocazione sociale

Le porte dell’azienda sono sempre aperte agli ospiti. “Si ospitano studenti, famiglie o gruppi organizzati, intorno ad ogni attività sono stati realizzati dei percorsi didattici adattabili ad ogni età”, prosegue Claudia, “la nostra azienda fa anche parte della Rete sociale SolCare, insieme ad altre aziende agricole biologiche e sociali del viterbese. L’azienda è, inoltre, partner della cooperativa “Il Pungiglione” che si occupa di tutela e attività per ragazzi diversamente abili. In azienda sono ospitati regolarmente diversi ragazzi, l’Asl ci ha assegnato un tirocinante con un percorso di inserimento socio lavorativo. Siamo anche inseriti dall’Inps nella Rete del Lavoro agricolo di qualità”. Con contributo pubblico (PSR) sulla multifunzionalità aziendale sono stati realizzati vari lavori per la fattoria didattica come l’aula didattica, punto ristoro, parcheggio, campo sportivo polifunzionale, zona osservazione animali della fattoria, microscopi, lavagna elettronica, plastici , cartellonistica, laboratori da tavola. “Siamo riusciti a creare il primo contratto di rete tra aziende agricole per l’agricoltura sociale grazie al bando “Coltiviamo agricoltura sociale” di Confagricoltura” sottolinea Claudia; “la rete vede coinvolte cinque aziende agricole biologiche e sociali della provincia di Viterbo. Il contributo ci ha permesso di creare percorsi e dotarci di materiali ad hoc per ospitare e formare al meglio ragazzi svantaggiati o con disabilità. Nello specifico, nella nostra azienda abbiamo acquistato delle arnie e tutto il materiale necessario per le api e la smielatura”. Da poco sono stati ultimati i lavori del mulino aziendale per la produzione di sfarinati, per alimentazione animale e umana, da cereali e leguminose. Il mulino è stato realizzato puntando molto sulla didattica, l’impianto sarà corredato da un laboratorio di analisi per le micotossine, per analizzare le proteine dei cereali e la loro qualità immediata. Ci saranno anche due forni, per la cottura di impasti ottenuti con gli sfarinati, uno classico a legna, l’altro è un innovativo forno solare.

Puntare sulla qualità per essere competitivi

Secondo Claudia “la maggiore difficoltà del comparto è quella di riuscire ad emergere con il proprio prodotto e competere con le grandi aziende che abbattono notevolmente i prezzi di mercato” . Puntare, quindi, sulla massima qualità del prodotto e sulla sua freschezza, contando  anche sul valore aggiunto della sostenibilità ambientale e sociale. “Sicuramente la burocrazia andrebbe snellita e semplificata, l’accesso a bandi e finanziamenti  è sempre più  farraginoso, molte volte scoraggia gli imprenditori, soprattutto chi sta appena iniziando” osserva Claudia; “il comparto agricolo ha sicuramente bisogno di innovazione e ricerca. La ricerca applicata nelle aziende agricole è necessaria, sempre di più enti pubblici e aziende dovrebbero collaborare chiedendo vicendevolmente quali sono i problemi  e proponendo delle soluzioni da sviluppare insieme. Vorrei sottolineare anche che fare rete con altre realtà può essere una scelta vincente”. Al cospetto di tali scenari, come guardare al futuro? “La maggiore consapevolezza alimentare da parte dei consumatori mi rende ottimista” risponde la giovane imprenditrice, “le persone hanno voglia di capire e di conoscere  da dove proviene ciò che mettono ogni giorno nel loro piatto.  Slogan e pubblicità accattivanti non hanno più la presa di una volta.  Spero che la transizione ecologica, di cui tanto sento parlare, coinvolga il nostro settore da protagonista. Mantenere e migliorare le risorse terra, acqua, aria è la sfida di tante imprese”.

di Antonio Longo