Una Legge per tutelare l’Agrobiodiversità

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Ha mosso i primi passi per arrivare a una definitiva approvazione una proposta di legge che guarda allo straordinario patrimonio rappresentato dall’agrobiodiversità del nostro Paese. Nelle intenzioni del Legislatore, è un provvedimento pensato per valorizzarla attraverso innanzitutto la tutela del territorio rurale, limitando i fenomeni di spopolamento e preservando il territorio da “inquinamento” genetico e conseguente perdita di patrimonio genetico. Passa quindi in Senato, dopo l’approvazione della Camera, il testo sulla conservazione dell’agrobiodiversità e degli antichi sistemi di coltivazione, delle tradizioni locali e del paesaggio rurale e storico.

Per il capogruppo PD in Commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio, “Si tratta di una legge che rappresenta la volontà forte ed unanime del Parlamento italiano ad imprimere un cambio di verso profondo nell’approcciare il nostro territorio, nella tutela dei suoi prodotti e nella difesa del patrimonio naturale“. “Una proposta – sottolinea – che va nella direzione mondiale della urgenza di porre uno freno al progressivo impoverimento del pianeta”. La salvaguardia della biodiversità è un obiettivo improcrastinabile per il futuro e la salvezza del nostro territorio in un’ epoca dove la globalizzazione e i prodotti geneticamente modificati minacciano la qualità del prodotto Italia. Tra i passaggi più importanti: l’istituzione del Sistema nazionale di tutela e valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare; l’Anagrafe nazionale della biodiversità, la Rete nazionale della biodiversità agraria e alimentare; il Portale nazionale della biodiversità e il Comitato permanente per la biodiversità agraria e alimentare”.

Patrimonio da salvare. Il concetto di biodiversità rurale o agrobiodiversità è un termine che definisce l´insieme di ambienti naturali e di specie viventi, come animali e vegetali che popolano la biosfera. Nel mondo in un secolo si sono estinte trecentomila varietà vegetali e continuano a estinguersi al ritmo di una ogni sei ore, soprattutto a causa dell’intervento umano, teso a modificare gli ecosistemi naturali al fine di renderli produttivi attraverso l’agricoltura. Anche in Italia, con la forte spinta all´intensivazione delle coltivazioni, si stima siano a rischio di estinzione oltre 1500 varietà di frutta, mentre per le specie animali negli ultimi cinquant´anni sono state “perse” cinque specie di bovini, tre di caprini, sette di equini, quattro di asini e ben dieci tra ovini e suini.

Anagrafe al Ministero. Uno dei pilastri previsti dalla possibile futura legge è rappresentato dalla costituzione di un’Anagrafe della biodiversità, da rendere operativa presso il ministero delle Politiche Agricole, che cataloghi con precisione tutte le risorse genetiche locali di origine vegetale, animale o microbica, con particolare riferimento per quelle a rischio di estinzione o erosione genetica. Non saranno oggetto di brevetto le varietà vegetali iscritte all’Anagrafe nazionale della biodiversità agraria e alimentare nonché le varietà dalle quali discendono produzioni contraddistinte dai marchi di denominazione di origine protetta, di indicazione geografica protetta o di specialità tradizionali garantite e da cui discendono i prodotti agroalimentari tradizionali. Vengono poi istituiti una Rete nazionale della biodiversità agraria e alimentare e un Comitato permanente per la biodiversità agraria e alimentare. E’ rimessa alla competenza delle regioni e delle province autonome. “Finalmente la protezione e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare – afferma Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia – sono riconosciute come elementi fondamentali per la tutela della nostra salute, la lotta contro l’erosione dei suoli e la perdita di patrimonio genetico“.

Articolo di Emiliano Raccagni