Un impianto a biogas in continua crescita

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Un impianto a biogas che nell’arco di due anni aumenta del 50 per cento la propria produzione di energia elettrica senza effettuare modifiche alla biologia non è una notizia di tutti i giorni. E’ invece l’esperienza provata dall’Azienda Agricola Bosco di De Poli, sita a Mosi di Crema in provincia di Cremona, grazie all’efficienza dei sistemi di cogenerazione 2G, che è il fornitore della componente generativa dell’impianto fin dalla sua realizzazione originaria. L’impianto a biogas dell’azienda De Poli, che produce latte per Grana Padano con un totale di 440 capi di bestiame, opera con due digestori in serie che trattano reflui animali, letame, colture dedicate aziendali (insilato di mais e di foraggio) e un integratore commerciale composto da cereali macinati con l’aggiunta di sottoprodotti di lavorazione. La parte biologica dell’impianto è stata realizzata per alimentare una sezione di cogenerazione composta da due macchine 2G-KWK-250-BG, ognuna basata su un motore MAN da 250 kW elettrici. Le macchine sono ospitate in container standard e producono in media 4.160 MW/h l’anno. Lo sdoppiamento della sezione di cogenerazione consente sia una notevole flessibilità negli interventi di manutenzione ordinaria (per esempio i cambi olio), e insieme al monitoraggio remoto dal centro di assistenza di 2G Italia, 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana, permette una continuità di produzione molto elevata.  Dopo il primo anno e mezzo di funzionamento, verso la fine del 2012, la proprietà dell’azienda agricola ha avuto la certezza che senza modificare la componente biologica dell’impianto, ma valorizzando al meglio le sue caratteristiche di trattamento delle matrici di alimentazione, sarebbe stato possibile aumentare in modo significativo la produzione elettrica, e quindi il reddito. Ma di quanto ?

Dopo alcuni mesi, 2G Italia ha confermato un dato sorprendente: si poteva avere il 50 per cento in più di rendimento elettrico, a patto di utilizzare una macchina della serie AGENITOR, linea al top del mercato grazie all’utilizzo del know-how e della tecnologia 2G nell’ottimizzazione dei motori a gas per cogenerazione. La macchina scelta, l’AGENITOR 306, con una potenza elettrica nominale di 250 kW elettrici come le due già installate, vanta infatti un rendimento elettrico del  41 per cento, contro il 38,5 delle precedenti. Questa differenza, corrispondente ad un 6,5 per cento di miglioramento, si traduce in un minor consumo di combustibile biogas, e a sua volta di una minore necessità di alimentazione ai digestori.

Il risultato è che, oggi, dopo diversi mesi di funzionamento a regime, l’AGENITOR 306 consente un risparmio quantificabile in una tonnellata e mezza di mais al giorno, garantendo inoltre una ancora migliore flessibilità di funzionamento, favorita anche, grazie all’ottimizzazione del motore, dal minor consumo di olio e di conseguenza da intervalli più lunghi di cambio olio rispetto alle macchine di cogenerazione con motori non ottimizzati. “Non possiamo che essere soddisfatti: oggi abbiamo installato 750  kW elettrici e produciamo a pieno regime – dichiara Cesare Baldrighi, proprietario dell’azienda – utilizzando una sezione biologica dimensionata, con relativi investimenti, per 500 kW. Già nella sua prima fase di funzionamento, come ha anche certificato il monitoraggio effettuato dal CRPA di Reggio Emilia, il livello di continuità e di volume di produzione a reddito era estremamente lusinghiero, grazie all’affidabilità delle macchine e alla puntuale assistenza di 2G Italia. La scelta di rivolgersi nuovamente a loro per l’espansione dell’impianto si è resa più facile data l’ottima soddisfazione derivata dall’utilizzo e dall’esperienza condotta dai due motori precedenti”.