Tonutti Wolagri passa a Bgroup

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Tonutti Wolagri è stata acquistata al 100% da Ntw Srl, società facente riferimento a Luigi Blasi, patron di Bgroup, che con questa operazione mira a integrare la sua gamma che già annovera marchi come Bargam, Project, Rimeco e Oma. Si è quindi chiusa in questi giorni, con il rilancio all’asta di Blasi,  una vicenda apertasi nel 2014 con la crisi di uno dei marchi storici nel mondo delle macchine agricole italiane, dichiarato fallito nel 2015. Nei piani di Bgroup, Tonutti Wolagri entrerà nel progetto Full-Line, inserendo nell’offerta di gruppo anche il comparto fienagione rappresentato dalle macchine e attrezzature tradizionali della casa friulana. Per Blasi, infatti, è essenziale rafforzare significativamente il proprio “peso” in un settore considerato ad alto potenziale di crescita, nello specifico quello delle rotopresse e dei ranghinatori, che sarà supportato da un forte investimento ad hoc sul prodotto e su questo particolare business, nei piani di Bgroup per i prossimi anni. A questo proposito, il Centro di Progettazione, Ricerca e Sviluppo Fienagione di Cremona, composto da un’equipe di ingegneri con esperienza ventennale nel settore, sta lavorando intensamente a un’innovativa gamma di rotopresse a camera fissa-variabile e ad altri macchinari per la fienagione, le cui punte di diamante sono costituite da due rotopresse variabili, una in versione competition, l’altra in versione professionale. Bgroup conta inoltre di mettere sul piatto la propria forza distributiva, il management, le competenze tecniche e produttive che, unite alle attuali forze Tonutti Wolagri, saranno gli asset funzionali allo sviluppo del mondo della fienagione a livello internazionale. In 25 anni di vita la holding Bgroup  si è contraddistinta per una serie di  acquisizioni mosse con  l’obiettivo di produrre una ampia gamma tecnologica per la meccanizzazione agricola. Un elemento originale è la strategia di investire sul “Made in Italy” che Bgroup persegue in modo coerente e che circa un anno fa ha visto il patron Blasi procedere con un investimento di 20 milioni di euro per la creazione di un polo industriale a Imola, in grado di servire i principali mercati mondiali con macchine per diserbo e irrorazione, atomizzatori, semoventi e vendemmiatrici, impollinatrici, falciatrici, rotopresse e macchine per la viticoltura.

Articolo di Emiliano Raccagni