Sul rialzo dell’inflazione pesa la Pasqua

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A spingere al rialzo l’inflazione ha contribuito l’effetto di Pasqua e dei ponti primaverili con 15 milioni di italiani in vacanza ed aumento record dell’1,7 per cento dei prezzi nei trasporti, il piu’ alto di tutte le componenti, mentre calano del 6,2 per cento i prezzi dei vegetali freschi che spingono all’acquisto delle tradizionali fave del primo maggio. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che i dati Istat sull’inflazione nel mese di aprile nel confronto con il 2013 risentono del fatto che la Pasqua lo scorso anno si è festeggiata a fine marzo. A conferma di una sostanziale sobrietà sulle tavole della Pasqua degli italiani, l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari – sottolinea la Coldiretti – è stato pari allo 0,3 per cento, meno della metà della media generale. In particolare rispetto allo scorso anno  – continua la Coldiretti –  diminuiscono del 2,1 per cento i prezzi del pesce fresco di mare di pescata mentre aumentano del 2,2 per cento le quotazioni della carne ovina e caprina. Da sottolineare infine  – continua la Coldiretti – il crollo dei prezzi dei vegetali freschi che sono risultati in flessione del 6,2 per cento per effetto della crisi nei consumi e dell’andamento stagionale che ha favorito la maturazione anticipata. Un fenomeno che ha interessato anche la produzione delle fave che sono maturate in anticipo di oltre due settimane e – conclude la Coldiretti – sono disponibili in grandi quantità per le tavole dei picnic del primo maggio a prezzi variabili tra 1,5 e 2,5 euro al chilo.