Start-up e innovazione, protagonisti di una “nuova” Agricoltura 4.0

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L’obiettivo è promuovere l’innovazione nel settore agricolo per aiutare le aziende ad aumentare la propria efficienza e crescere sempre più agevolmente. Gli strumenti per raggiungerlo sono innovazione e ricerca: dai software gestionali ai sistemi di monitoraggio e controllo delle macchine, dalle soluzioni di robotica alle vetrine digitali per la vendita, passando per stazioni agrometeorologiche con sensori per l’umidità del suolo, agricoltura digitale di precisione, biotecnologie e biomateriali, droni e non solo.

In un mondo globale, dove il trend segna una decisa crescita dell’agricoltura 4.0 – con un mercato in Italia da 1,6 miliardi nel 2021 (+23%) – questo argomento non poteva che meritare i riflettori di Macfrut 2022, il punto di riferimento nazionale e internazionale per il settore ortofrutticolo che dedica al tema un’area dedicata della Fiera di Rimini, dal 4 al 6 maggio. Una vetrina, non a caso a fianco del campo prova, per mettere in mostra e far toccare con mano le proposte tecnologicamente più avanzate di una decina di start up del settore, presenti grazie a un progetto promosso dall’Università di Bologna, insieme al Tecnopolo Forlì-Cesena e Ri.Nova, in collaborazione con il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia.

Una recente ricerca, condotta dall’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE – Research & Innovation for Smart Enterprises dell’Università degli Studi di Brescia, ha reso noto che, nel 2021, almeno il 60% della aziende agricole italiane utilizza soluzioni di Agricoltura 4.0. L’iniziativa di Macfrut 2022 mette in mostra queste opportunità, rendendone tangibili i benefici dal lato più pratico.

Parliamo ad esempio, di come comandare droni oppure veicoli terrestri a guida autonoma, per attività come irrorazione, semina e fertilizzazione del suolo. Questo è l’esempio di robotica applicata all’agricoltura proposto dalla start up XagriFly.

Rimanendo sempre in tema droni, ad automatizzare con sistemi tecnologici il trattamento delle colture ci pensa Consorzi Agrari d’Italia; mentre per gestire, analizzare e condividere i dati che riguardano temperature e logistica, dalla produzione al consumatore, ci pensa la piattaforma sviluppata da Wenda.

Così ancora, Orchestra, start-up dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino, offre soluzioni innovative, sia hardware che software, per il monitoraggio, il controllo, la diagnostica e la configurazione remota di macchine e impianti. Mentre Neurality del CesenaLab è in grado di fornire analisi di immagini e video tramite tecniche di intelligenza artificiale con lo scopo di estrarre informazioni complesse per valutare la conformità di prodotto.

E poi ancora, Agrobit è specializzata nei servizi di telerilevamento da drone con sensori multispettrali e termici, al fine di ottimizzare l’utilizzo di agrofarmaci, acqua e concimi in campo. Così come si muove nell’agricoltura di precisione iFarming, rilevando dati attraverso un sistema di sensori in campo, dati accessibili per l’agricoltore da computer o tramite App: dal monitoraggio della bagnatura fogliare dentro la chioma all’umidità del terreno, tante informazioni “sul campo” disponibili ovunque ci si trovi. Mentre Metos Italia propone sistemi di monitoraggio (IoT) come stazioni agrometeorologiche, sensori per l’umidità del suolo, trappole elettroniche per insetti e altri sistemi di supporto decisionale.

Infine, sono presenti realtà innovative come Mama Science che ha sviluppato una tecnologia (Bio-HBD) per ottenere materiali bio-based da utilizzare nei packaging, in grado di aumentare la shelf-life dei prodotti, e non solo di ridurre plastiche e sprechi. Per finire con il progetto Wefrood realizzato da C2b4food: una vetrina digitale per raggiungere i consumatori finali attraverso una App, capace di guida nella ricerca di un determinato prodotto in una specifica area geografica.

Sanzia Milesi