Spighe di qualità…

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Tutti noi, abitando o recandoci in località balneari, siamo da anni abituati a familiarizzare con le Bandiere Blu, riconoscimento conferito dalla FEE (Foundation for Environmental Education) alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici. Ebbene, il 2016 sarà l’anno d’esordio delle Spighe Verdi, un progetto che ricalca il principio delle bandiere Blu, applicandolo ai comuni rurali.

L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi a Milano da Confagricoltura e FEE Italia, con l’obiettivo di adattare i principi e le metodologie di certificazione anche alle realtà agricole della nostra penisola. Il marchio Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri di gestione sostenibile integrale del territorio, attraverso un complesso iter procedurale certificato UNI EN ISO 9001-2008, che vanta 28 anni di applicazione in 67 Paesi al mondo.

Il programma Spighe Verdi coinvolgerà le Amministrazioni locali, che lo adotteranno gratuitamente e spontaneamente nella valutazione della conservazione del paesaggio, dell’uso del suolo, della valorizzazione dei centri storici e degli aspetti culturali dei luoghi, per finire con lo sviluppo turistico e l’educazione ambientale. La promozione del progetto in sede Istituzionale prevede il coinvolgimento delle Regioni, che contribuiranno a diffondere l’iniziativa per raccogliere le adesioni dei Comuni e delle associazioni di categoria

L’attività agricola – ha affermato il direttore generale di Confagricoltura Luigi Mastrobuono – è parte fondamentale del processo di sostenibilità dei territori e il nostro ruolo è quello di evidenziare e diffondere tutte quelle buone pratiche di sostenibilità ed innovazione che le aziende già attuano o sperimentano. Ecco perché l’esperienza di FEE nella gestione del programma internazionale Bandiera Blu, si integrerà con i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura, esempio di come le aziende agricole possano attuare pratiche sostenibili che coinvolgano e migliorino tutta l’azienda nei suoi aspetti ambientali, economici e sociali.” EcoCloud, è lo spazio dedicato alle buone pratiche sostenibili che le aziende aderenti al progetto di Confagricoltura Produttività e Sostenibilità delle imprese agricole mettono in atto al loro interno. Si tratta di buone pratiche legate alla sostenibilità in ambito economico, ambientale e sociale.

In questi anni – ha sottolineato Claudio Mazza presidente di FEE Italia – le amministrazioni locali che hanno aderito a Bandiera Blu hanno potuto sperimentare direttamente vantaggi e benefici di un progetto che ha sollecitato e facilitato la loro programmazione ambientale delle politiche del territorio. Ora con Spighe Verdi vogliamo coinvolgere le amministrazioni locali dei comuni rurali per promuovere un miglioramento continuo della gestione ambientale al fine di favorire la conservazione del paesaggio, il corretto uso del suolo, la valorizzazione dei centri storici e degli aspetti culturali dei luoghi, per finire con lo sviluppo turistico e l’educazione ambientale”.

Durante l’incontro, i sindaci di Agropoli (SA) e Castagneto Carducci (LI) hanno testimoniato la loro esperienza diretta di Comuni Bandiera Blu, mentre i primi cittadini di Montefalco (PG) e Tassarolo (AL) hanno manifestato il loro interesse a intraprendere il percorso che porterà alla certificazione.

Secondo il presidente di Confagricoltura Mario Guidi i Comuni aderenti potranno sviluppare politiche territoriali coerenti con il ruolo di presidio rappresentato dalle aziende agricole, che potranno favorire positive ricadute anche sul turismo, la valorizzazione e vendita dei prodotti agricoli e dell’artigianato.

Articolo di Emiliano Raccagni