Si discute sul futuro del biologico

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Novità in vista per il comparto europeo della produzione biologica. Dal punto di vista strettamente normativo, particolare attenzione va posta nei confronti della proposta di adozione di nuovo Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. Tale proposta, nell’attuale formulazione pubblicata, prevede, tra le altre novità, l’abolizione di numerosi adempimenti oggi imposti agli operatori, si introduce la possibilità della certificazione di gruppo rivolta ai piccoli produttori, si prevede l’utilizzo di loghi nazionali a fianco di quello europeo.

Ma altrettanta attenzione va riservata anche alla comunicazione della Commissione inviata al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale europeo ed al Comitato delle Regioni ed avente ad oggetto il nuovo Piano d’azione per il futuro della produzione biologica nell’Unione europea. Un documento che, in sostanza, contiene le linee guida entro cui si dovrà sviluppare tale segmento di mercato nel prossimo decennio. Trainato da una domanda in crescita costante, negli ultimi anni nell’UE il mercato biologico si è sviluppato in maniera significativa, fino a raggiungere 19,7 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 9% nel corso dell’anno 2011. Parallelamente, nel corso dell’ultimo decennio, il numero di produttori biologici e la superficie adibita alla produzione biologica sono aumentati a ritmo sostenuto. Ogni anno nell’Unione europea 500.000 ettari di terreno agricolo vengono convertiti al biologico. Il settore è chiamato, quindi, ad affrontare una sfida globale, ossia da un lato garantire la continua crescita della domanda e dell’offerta, dall’altro continuare ad assicurarsi la fiducia dei consumatori.

L’obiettivo dichiarato del piano d’azione è quello di sostenere la crescita del settore, grazie anche alla prossima modifica del quadro normativo, esplorando in particolare nuove vie a medio e lungo termine che consentano di ottenere soluzioni alle sfide poste dalla domanda e dall’offerta. In particolare, il piano d’azione per il periodo fino al 2020 si concentrerĂ  su tre aree d’azione prioritarie: la prima intende aumentare la competitivitĂ  dei produttori biologici dell’Unione europea, stimolando una sempre maggior consapevolezza degli strumenti a disposizione e creando sinergie con tali strumenti, affrontando le lacune tecniche presenti nella produzione biologica, grazie a ricerca e innovazione e alla diffusione dei loro risultati, aumentando la disponibilitĂ  di informazioni sul settore della produzione biologica, nonchĂ© sul mercato e sugli scambi commerciali; la seconda area d’azione prioritaria riguarda il consolidamento e il rafforzamento della fiducia dei consumatori nei confronti del regime europeo per l’agricoltura e gli alimenti biologici nonchĂ© nei confronti dei prodotti biologici importati; infine, la terza area si propone di rafforzare la dimensione esterna del regime di produzione biologica dell’UE.

A cura di Antonio Longo