Serve norma contro “specie aliene”

Un allarme dal mondo della ricerca pubblica sul vuoto normativo che in Italia impedirebbe una corretta difesa contro le “specie aliene”, che nel nostro Paese sono oltre tremila, di cui il 15% fortemente invasive e pericolose per il mantenimento della biodiversità. Lo denuncia il Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, per bocca dell’entomologo Pio Federico Roversi, esperto del Centro di Ricerca Difesa e Certificazione di Firenze, secondo cui, pur essendo già conosciuti molti degli antagonisti naturali in grado di salvare alcune delle produzioni tipiche italiane, questi non possono essere immessi in natura in quanto un decreto del Presidente della Repubblica, predisposto dal Ministero dell’ambiente, giace in conferenza Stato-Regioni. Lasciando di fatto l’Italia nella condizione di unico paese al mondo con un vuoto normativo su questo tema.

Nonostante siano oltre 3000 le specie aliene presenti in Italia –sottolinea Roversi- in aumento del 96% negli ultimi 30 anni, come evidenziato dal Rapporto Life Asap (Alien species awareness program) la vera lotta biologica è vietata per legge. Non si tratta di una scelta politica, ma di una impasse, perché quando l'Italia ha recepito la direttiva Habitat il legislatore ha dimenticato il percorso autorizzativo per l'immissione in natura degli antagonisti naturali. Un blocco che perdura da dieci anni, nonostante l'approdo del provvedimento alla conferenza Stato-Regioni, come segnalato in audizione alla Commissione Agricoltura della Camera a ottobre 2016. Dopo il crollo di produzione dei pinoli il ministero delle Politiche agricole ha autorizzato la ricerca in laboratorio e cinque-sei anni fa abbiamo trovato un antagonista naturale ai fitofagi che hanno messo a rischio il pesto, di cui il pinolo è un ingrediente fondamentale. Ma non possiamo immetterlo in natura, e non ci sono deroghe, finche' l'atto legislativo, ben ponderato dal ministero dell'Ambiente, non passa in Stato-Regioni. E' sconfortante aver trovato la soluzione e non poterla utilizzare. Eppure la lotta biologica è il sistema di combattere le fitopatologie con minore impatto ambientale".

Il caso citato nell’esempio non è certo isolato. Le specie aliene invasive sono organismi introdotti dall'uomo, accidentalmente o volontariamente, al di fuori dell'area di origine, che si insediano in natura e causano impatti sull'ambiente o sulla vita dell'uomo. Sono responsabili della perdita di biodiversità al pari della distruzione degli habitat e minacciano l'esistenza di moltissime specie autoctone, in quanto danneggiano il patrimonio naturale e hanno un impatto economico stimato in oltre 12 miliardi di euro nella sola Unione Europea.

Preoccupanti i dati di crescita: nel vecchio continente il numero di specie aliene è cresciuto del 76% negli in soli trent’anni e nel Mediterraneo, complici anche i cambiamenti climatici in atto, queste specie sono considerate la principale minaccia al mantenimento della biodiversità. Nel ‘mare nostrum’ il numero è raddoppiato tra il 1970 e il 2015, con 150 nuove specie arrivate negli ultimi 15 anni soprattutto dal canale di Suez.

Da queste premesse è nato Life Asap, il progetto cofinanziato dalla Commissione Europea. Secondo Piero Genovesi, responsabile del servizio consulenza di Ispra e project manager, "il problema dell'introduzione intenzionale o inconsapevole delle specie aliene riguarda moltissimi settori della società, dai pescatori ai cacciatori, dai vivaisti ai professionisti in campo agricolo e forestale. Per questo occorre promuovere la partecipazione attiva della popolazione nelle attività di risposta alle specie invasive, incoraggiando comportamenti responsabili che riducano il rischio di ulteriori introduzioni indesiderate. Occorre informare di più e meglio i cittadini, perché' solo così è possibile ridurre i rilasci in natura di animali e piante invasive e perché' senza una consapevolezza del problema è difficile comprendere la necessità degli interventi di controllo finalizzati al recupero degli equilibri naturali".

Emiliano Raccagni

Serve norma contro “specie aliene” - Ultima modifica: 2017-01-25T10:57:48+01:00 da Redazione

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