Se bisogna demolire…

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Il parco macchine in un’azienda agricola è quanto mai vario e spesso piuttosto numeroso, soggetto quindi ad un continuo rinnovo. Un breve vademecum su come gestire (e smaltire) l’usato.

Pur considerando una vita utile media decisamente superiore a quella delle automobili, anche il trattore e le altre macchine agricole semoventi sono inevitabilmente destinati alla sostituzione, che tecnicamente viene definita demolizione. Si tratta di eseguire determinati passaggi burocratici e di tenere presente alcuni aspetti tecnici, che nel suo insieme non appaiono particolarmente complicati, a patto di svolgere con scrupolo gli adempimenti previsti.

Demolizione in permuta

Normalmente, per sostituire il mezzo ormai obsoleto l’agricoltore valuta diverse offerte sul nuovo, che spesso già prevedono il ritiro dell’usato in permuta; in tal caso, la consegna dell’attrezzatura usata deve comprendere anche tutti i documenti a corredo, e in particolare: la carta di circolazione (il cosiddetto “libretto”), la dichiarazione CE di conformità, la dichiarazione di scarico del modulo di assegnazione del carburante agevolato, il manuale d’uso e manutenzione e il manuale ricambi (se disponibile).

Nel caso specifico dei trattori, è bene verificare che quanto è riportato nella carta di circolazione corrisponda all’effettivo stato del mezzo, poiché capita più spesso di quanto si possa pensare che nel corso degli anni la macchina sia stata modificata, ma il documento in questione non sia stato aggiornato. Situazioni frequenti sono ad esempio l’installazione di un ROPS e/o di un sedile dotato di cintura di sicurezza (ad eccezione di quei casi dove ne sia espressamente prevista l’esenzione), l’applicazione di sollevatori, caricatori, ecc.

È bene verificare attentamente che la carta di circolazione non sia deteriorata e rimanga leggibile: casi critici in tal senso sono tipicamente i vecchi “libretti”, compilati ancora a mano da parte dei Dipartimenti Provinciali. Se ciò succede, è necessario duplicare il documento presso la Motorizzazione Civile, oppure tramite le agenzie autorizzate. Lo stesso vale per la targa del veicolo, che deve essere integra, con i caratteri alfanumerici leggibili. Alla consegna dei documenti descritti, il rivenditore rilascia la relativa ricevuta; è bene far riportare anche sulla fattura di vendita della macchina nuova l’annotazione inerente il regolare passaggio della precedente documentazione.

Soprattutto quando i mezzi dati in permuta sono particolarmente usurati e/o obsoleti, è consuetudine riportare tanto nel contratto quanto nella fattura di vendita la formula “come visto e piaciuto”, ad intendere che l’accordo è stato raggiunto con il mezzo nelle condizioni del momento dell’affare. Ciò risulta particolarmente importante nel caso in cui la macchina venga ricondizionata (dal punto di vista della funzionalità, ma soprattutto per la sicurezza, in conformità alle normative vigenti) per una sua reimmissione sul mercato dell’usato.

A cura di Enrico Colombo

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1 commento

  1. Ho eredito una casa in campagna di mio marito, vi sono alcune macchine agricole in disuso da almeno trenta anni, io vorrei liberarmene per mettere ordine attorno alla casa, a chi posso rivolgermi e quali costi dovrei sostenere? Grazie a chi mi darà una risposta.

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