Quanti numeri per viaggiare…

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Quanti numeri per viaggiare…

900/65R46 190D. No, non stiamo dando i numeri: è semplicemente la marcatura di uno pneumatico, o meglio, del più grande pneumatico agricolo attualmente in circolazione. Parliamo del TM1000 di Trelleborg, che permette all’azienda svedese di offrire nel campo degli pneumatici da 230 cm di altezza ben due alternative, cioè questo è il già collaudato 710/75R46. La più ampia impronta a terra, a garanzia di un’elevata aderenza e di un ridotto compattamento del terreno; a questo si aggiunge anche la tecnologia ProgressiveTraction(TM), che grazie ad uno “scalino” sulla costola permette di distribuire meglio gli sforzi nel terreno, riducendo l’usura e i rischi per il tacchetto dello pneumatico.

Ma non perdiamo di vista i numeri che abbiamo inserito sopra: indicano infatti delle importanti dimensioni dello pneumatico. La prima cifra, 900, indica la larghezza della sezione non caricata, che è di norma di poco superiore al battistrada, espressa in millimetri. Il secondo valore, 65, è il rapporto d’aspetto (espresso in percentuale): è il rapporto tra l’altezza del fianco (H) e la larghezza della sezione (LS): in questo caso indica che l’altezza del fianco è pari a 0,65 volte la larghezza, cioè circa 585 mm.

La R indica la modalità costruttiva della carcassa: R sta per radiale, cioè una struttura a tele sovrapposte radialmente, in grado di reggere meglio gli sforzi e ampliare la superficie d’appoggio anche con pressioni di gonfiaggio non corrette. Se al posto della R troviamo un trattino (-) o una D, si è davanti ad una carcassa diagonale, ormai quasi abbandonata.

La terza cifra è il diametro di calettamento, cioè il diametro del cerchio sul quale verrà montata la gomma: è espresso in pollici (un pollice è uguale a 2,54 cm). Il codice alfanumerico successivo è meno conosciuto, ma molto importante: 190 è l’indice di carico, e fa riferimento ad una tabella che indica la massa massima ammissibile sullo pneumatico gonfiato ad 1,6 bar e alla massima velocità ammissibile (in questo caso 190 indica ben 10.600 kg, un valore di tutto rispetto!). L’ultima lettera è invece la massima velocità ammissibile: per utilizzi agricoli è diffusa la A8 (che indica 40 km/h), ma anche la B (50 km/h), la C (60 km/h) e ultimamente pure la D (65 km/h).

 

a cura del Dott. Davide Giordano

DiSAA – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali

sez. Produzione, Territorio, Agroenergia

Università degli studi di Milano