Prezzo del latte: è ancora muro contro muro

Latte in bottiglia ALIVAR003BK07

È durata lo spazio di poche ore la tregua annunciata dalle principali organizzazioni agricole, da giorni impegnate in una dura protesta contro  l'industria di trasformazione del latte, che ha portato a iniziative forti come il blocco delle consegne a diversi stabilimenti di lavorazione nel  nord Italia. Il tavolo della trattativa convocato dal ministro per le politiche agricole Maurizio Martina con lo scopo di ridiscutere il prezzo del latte alla stalla è durata lo spazio di una giornata, risolvendosi con un nulla di fatto. È ancora muro contro muro tra industriali (compresa la francese Lactalis, che controlla alcuni dei marchi storici dell'industria lettiera casearia italiana) e agricoltori. Questi ultimi, hanno giudicato inadeguata la proposta dell'industria, che si è offerta di portare il prezzo al ritiro in stalla a 35 centesimi al litro e, contestualmente, di eliminare dai contratti l'indicizzazione del prezzo al livello del latte tedesco. Un centesimo in più non basta a colmare il gap tra domanda e offerta, visto che le principali organizzazioni agricole giudicano 38-41 centesimi il prezzo equo per  assicurare agli allevatori di lavorare oltre la soglia di rischio, responsabile negli ultimi mesi di una perdurante crisi e conseguentemente della chiusura di centinaia di stalle.  "L'industria, per la forza e la responsabilità che esercita, poteva e doveva dare un segnale più forte e concreto", commenta il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, sottolineando comunque l'intenzione di "andare avanti con determinazione a sostegno innanzitutto degli allevatori che devono poter vedere remunerato equamente il lavoro che fanno".  Il ministro si aspettava un accordo e c'erano segnali "che potevano portare a una intesa con uno sforzo di trattativa ulteriore, che tuttavia non c'è stato"

Coldiretti: offerta umiliante. Immediata la ripresa della protesta, con Coldiretti che, parlando di “volontà di alimentare tensioni nel Paese con la provocatoria offerta di un centesimo in piu' per litro di latte che umilia il lavoro quotidiano degli allevatori italiani”, ha portato a Roma centinaia di allevatori a manifestare di fronte alla sede dell’Antitrust, a cui chiede di intervenire per ristabilire l`equilibrio contrattuale di fronte alla posizione della multinazionale francese Lactalis che dopo aver comprato i marchi nazionali Parmalat, Invernizzi, Galbani, Locatelli e Cademartori è diventata di gran lunga il primo gruppo sul mercato italiano e mondiale nei prodotti lattiero caseari.

Confagri: riprendono i presìdi. Anche Confagricoltura giudica irricevibile la proposta sul prezzo.  Secondo il presidente Mario Guidi “L`accordo sul prezzo del latte, a queste condizioni, è impossibile. E` importante  che Lactalis abbia deciso di abbandonare il riferimento alle quotazioni della Germania, che non sono pertinenti con quelle della realtà italiana, pur in vigenza contrattuale. Tuttavia la proposta di aumento di prezzo non è ancora soddisfacente. La questione, però, non riguarda solo Lactalis, ma tutto il comparto industriale, rappresentato da Assolatte, che è rimasto fermo su condizioni di prezzo non remunerative. A questo punto  nell`attesa di capire anche l`atteggiamento della grande distribuzione (che non siede a questo tavolo ma che ha un peso importante per l`equilibrio della filiera), riprenderemo lo stato di agitazione con presidi all`impianto di Corteolona (Pavia) di Lactalis ed anche ad altre realtà industriali - non bloccando le attività degli impianti - perché tutto il mondo della trasformazione deve assumersi le proprie responsabilità".

Cia: serve piano strategico. Più conciliante, seppur fermo, l’atteggiamento di CIA: ''Prendiamo atto dei passi avanti mostrati dalla parte industriale per rispondere alle esigenze del settore. Tuttavia sono passi insufficienti per risolvere la grave crisi e lo stato di sofferenza degli allevatori –dice il Presidente Dino Scanavino – serve un piano strategico per superare la crisi del latte, mobilitando al più presto tutte le risorse finanziarie comunitarie e nazionali. Per questo occorre uno scatto da parte del Governo per rendere operative ed immediatamente utilizzabili tutte le risorse possibili"

Articolo di Emiliano Raccagni

Prezzo del latte: è ancora muro contro muro - Ultima modifica: 2015-11-13T10:57:42+01:00 da Redazione Macchine e Motori Agricoli

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