Passione per i cavalli e impegno sociale

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L’agricoltura italiana si tinge sempre più di rosa. Un dato incontrovertibile, statistiche alla mano: aumentano a vista d’occhio le rappresentanti del gentil sesso che scendono “in campo”. E in molti casi con successo. Tante le storie che  vi abbiamo raccontato sino ad oggi, alle quali aggiungiamo quella di Francesca Gironi, responsabile regionale Marche di Coldiretti Donna Impresa, che ci illustra i risultati raggiunti con l’azienda  Le Noci. “L’attività nasce come ditta individuale nel 2008 per dar corpo al mio sogno – ci rivela Francesca. laureata in giurisprudenza e fino a quel momento impegnata in attività di comunicazione per aziende-. In me covava da sempre la passione di allevare cavalli da salto ostacoli. Non c’è, dunque, una tradizione familiare alle spalle ma l’intento di trasformare una grande passione in lavoro”.

Spesso i sogni si trasformano in splendida realtà. “Viene acquistata una proprietà con piccola scuderia da 7 posti, accessorio agricolo, e 10 Ha di terreno di cui 7 Ha a noceto da legno, da qui prende il nome l’azienda, e 3 Ha a fieno – aggiunge l’imprenditrice agricola –. Nel corso di questi anni vengono ampliate le superfici mediante l’acquisto e l’affitto di terreni. Ad oggi l’azienda agricola è costituita da 40 Ha di cui 22 Ha in proprietà e i restanti in affitto; la scuderia è stata ampliata ed ospita 35 cavalli. Sono molto orgogliosa di essere diventata un’imprenditrice agricola e ritengo sia un  grande privilegio poter svolgere un lavoro meraviglioso a contatto con la natura e gli animali. Mi trovo, inoltre, a lavorare in uno dei pochissimi settori che, nonostante la difficile congiuntura economica, lascia intravedere ampi margini di crescita”.

francesca gironi (3)

Non solo cavalli ma anche impegno sociale: dopo due anni prende il via anche l’attività agricola multifunzionale, con la coltivazione di cereali e foraggi, coinvolgendo anche persone disabili. “Parte così il primo progetto di accoglienza residenziale, d’intesa con i servizi sociali del comune di riferimento, per un ragazzo ventenne con ritardo cognitivo medio-grave, – sottolinea Francesca – nel corso del tempo si sono aggiunti come inserimenti diurni altri ragazzi; ad oggi l’azienda conta progetti ed inserimenti con 16 persone appartenenti a categorie svantaggiate con ritardo mentale, disagio psichico, ex tossicodipendenti in uscita dalla comunità, rifugiati politici, persone a cui sono state applicate misure alternative al carcere. Tutti gli invii sono avvenuti di concerto con i servizi sociali di riferimento che hanno in carico questi utenti”.

Altri progetti in cantiere? In futuro l’azienda intende avviare l’utilizzo di fonti di energie alternative. Nuovi sviluppi per competere al meglio con uno scenario globale in continuo cambiamento. “In questi ultimi anni l’agricoltura ha subito profonde trasformazioni che l’hanno innovata in maniera radicale, si sono aperti settori di attività, opportunità per le quali la sensibilità, le capacità e le doti femminili risultano vincenti, soprattutto in riferimento ad una serie di attività multifunzionali come agri-asili, accoglienza disabili e anziani, attività agrituristica, – osserva Francesca -. A mio avviso ritengo che si debba focalizzare l’attenzione sul miglioramento di condizioni già esistenti, come ad esempio l’accesso al credito o alcune peculiarità delle attività multifunzionali attraverso corsi di formazione che rendano le imprenditrici idonee a ricoprire almeno in quota parte le figure professionali richieste . Una formazione professionale in tal senso darebbe maggior valore al lavoro svolto dall’imprenditrice ed aumenterebbe il reddito dell’azienda agricola”. Secondo la Gironi “i recenti provvedimenti normativi che hanno visto l’approvazione dei PSR regionali per la canalizzazione delle risorse finanziarie dell’Unione Europea in ambito agricolo costituiscono un eccellente strumento per far crescere l’azienda e supportare gli investimenti”.

Ed in tale prospettiva, si rende obbligatorio lanciare uno sguardo all’immediato futuro. “L’agricoltura avrà, a mio giudizio, sempre più punti di contatto con tutti gli altri settori, saremo chiamati a rispondere a nuove esigenze da parte dei cittadini come ad esempio la salvaguardia e tutela del paesaggio e l’offerta di servizi di prossimità, – conclude Francesca – l’attenzione verso il nostro settore sarà sempre maggiore dato che noi siamo sempre e comunque produttori di cibo sano e possiamo godere di una qualità di vita superiore a tante persone. Sono, dunque, profondamente ottimista circa gli sviluppi del nostro comparto negli anni a venire”.

Articolo di Antonio Longo