Partite le domande per contratti di filiera e di distretto

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Al via le agevolazioni per l’attivazione dei contratti di filiera e di distretto. Inizialmente previsto lo scorso 27 novembre, la data iniziale per presentare le domande è stata posticipata al 29 gennaio. Da tale data è possibile presentare, seguendo le indicazioni operative dettate dalla circolare pubblicata nelle scorse settimane dal Mipaaf, le specifiche istanze finalizzate ad usufruire dei fondi che ammontano, complessivamente, a 60 milioni di euro in contributo conto capitale e a 200 milioni di euro di contributo a tasso agevolato attraverso il Fondo rotativo di sostegno alle imprese.

Lo strumento dei contratti di filiera e di distretto si pone l’obiettivo di sostenere investimenti di rilevanza nazionale nel settore agricolo, agroalimentare e delle agroenergie, promuovendo l’integrazione delle politiche di investimento dei diversi attori della filiera. Nella nuova circolare vengono rafforzati gli strumenti di controllo del Ministero sulle attività delle imprese e delle banche finanziatrici e aumentata la trasparenza nei rapporti tra istituti di credito e aziende della filiera con un forte contenimento rispetto al passato  dei tempi e dei costi di gestione dei programmi di investimento. Ai progetti che coinvolgono le Regioni del Sud Italia sono riservate l’80% delle risorse e una premialità nella valutazione qualitativa effettuata da un’apposita Commissione.

Secondo quanto prevede la circolare, il  Contratto  di  filiera  deve  interessare  un  ambito  territoriale  multiregionale,  coerente  con  la struttura  della  filiera  e  con  gli  obiettivi  del  contratto  stesso.  Il  carattere  di  multiregionalità  del contratto  di  filiera  è  assicurato  quando  gli  interventi  sono  distribuiti  sul  territorio  di  due  o  più regioni  o  province  autonome.  Nel  caso  di  interventi  su  due  o  più  regioni,  gli  interventi  massimi per una  regione non potranno superare  l’85%  del  totale. Inoltre, il  Contratto  di  distretto  si  sviluppa  nell’ambito  di  una  o  più  filiere  di  qualità  certificata  e  tutelata e/o  di  produzioni  tradizionali  o  tipiche,  deve  essere  articolato  in  diverse  tipologie  di  interventi ammissibili  in  relazione  all’attività  svolta  dai  Soggetti  beneficiari  e  dimostrare  l’integrazione  fra i  differenti  soggetti  in  termini  di  miglioramento  del  grado  di  relazione  organizzativa,  commerciale e  in termini  di distribuzione  del reddito. Sono  ammessi  alle  agevolazioni  i  Contratti  di  filiera  e  Contratti  di  distretto  il  cui  importo complessivo  degli  investimenti  ammissibili  sia  compreso  tra  4  e  50  milioni  di  euro,  l’importo  del  Progetto  di  ogni  singolo  Soggetto  beneficiario  è fissato  a  un  valore  minimo  della  spesa  ammissibile  di  400.000  euro.  Per  investimenti  effettuati  da PMI  l’importo  del  Progetto  per Soggetto  beneficiario  è  fissato  a  un  valore  minimo  della  spesa  ammissibile  di  100.000  euro. Gli  interventi  devono  essere  realizzati  entro  quattro  anni  dalla  data  di  stipula  del  Contratto  di filiera  o  del  Contratto  di  distretto,  salvo  proroghe  concesse  per  cause  debitamente  motivate.

Antonio Longo