NO all’IMU sui fabbricati rurali

3358

L’IMU pesa anche sui fabbricati rurali strumentali e sui terreni agricoli: le reazioni delle associazioni di categoria.
La riforma del federalismo fiscale ha introdotto una nuova tassa: l’Imposta Municipale Unica (IMU), che racchiude sia il prelievo fiscale dell’Irpef, derivante dal possesso di immobili non soggetti a locazione, che la vecchia ICI, tassa sulla prima casa.
La norma che estende l’imposta sugli immobili rurali strumentali e sui terreni agricoli ha dato non poco da discutere al mondo agricolo, già aggravato da altri problemi, come i danni causati dal maltempo ed il caro-gasolio.
CIA (Confederazione Italiana agricoltori) lotta per ottenere provvedimenti tempestivi da parte del Governo, sperando in un passo indietro del Ministro Mario Monti, augurandosi che capisca quanto “questa imposta sia penalizzante per gli agricoltori e una spesa insostenibile per l’agricoltura che già vive una crisi complessa” , così Giuseppe Politi, Presidente della CIA, commenta la situazione. “I costi produttivi, contributivi e burocratici -continua- hanno raggiunto livelli record. Si metterebbe a rischio la sopravvivenza di molte realtà imprenditoriali”.
Anche Mario Guidi, Presidente di Confagricoltura, condivide le stesse parole: “Si è commesso un errore nel valutare l’impatto dell’IMU sull’agricoltura: si rifacciano i conti e si rimoduli il carico fiscale sulle aziende, non chiediamo sconti, ma equità”.
Equità: è questa la parola al centro della questione. Le organizzazioni si augurano che il Governo consideri gli agricoltori come le altre categorie. Anche il ministro Mario Catania ha ricordato, durante l’audizione in Commissione agricoltura della Camera, come l’agricoltura non sia in grado di sopportare una pressione fiscale così accentuata. Dal Governo, per ora, non arrivano né risposte, né chiarimenti e questo non fa altro che intensificare il grido di allarme che gli agricoltori stanno lanciando, uniti alle associazioni di categoria e attraverso operazioni di mobilitazione.
L’agricoltura, adesso, sta pagando, in termini di fiscalità, 400 milioni di euro, con la nuova imposta la cifra arriva a 1,4 miliardi di euro: un “salasso da un miliardo di euro”, così è stata definita l’IMU dagli agricoltori.