Misure per l’autoimprenditorialità e per il ricambio generazionale

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ISMEA ha pubblicato le istruzioni applicative relative alle misure con cui concede mutui agevolati e contributi a fondo perduto per sostenere, su tutto il territorio nazionale, il ricambio generazionale (subentro) e lo sviluppo (ampliamento) delle imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile. Le istruzioni definiscono i criteri, le modalità di presentazione delle domande, le procedure di concessione e di liquidazione ed i limiti relativi alle agevolazioni concesse.

Il subentro

Le istruzioni precisano che il subentro consiste nella cessione di un’intera azienda agricola da parte di un’impresa cedente nei confronti di un’impresa a totale o prevalente partecipazione giovanile (beneficiaria). La cessione deve implicare il trasferimento della responsabilità civile e fiscale dell’azienda in favore della impresa beneficiaria. A seguito del subentro, l’amministrazione dell’azienda deve risultare interamente detenuta, senza alcuna limitazione, dai soggetti giovani e subentranti dell’impresa beneficiaria. La cessione dell’azienda, da effettuarsi mediante atto notarile o scrittura privata autenticata, deve comprendere tutti i terreni, i beni e le attrezzature attinenti all’attività d’impresa (comprese le scorte vive e morte) nonché i titoli AGEA ed i diritti di produzione. Devono inoltre essere definite le posizioni debitorie e creditorie nonché l’eventuale avviamento aziendale. La cessione può essere a titolo oneroso o gratuito ed il trasferimento dei beni e dei diritti può avvenire sia a titolo definitivo (proprietà) che provvisorio (affitto o comodato). Il subentro può avvenire anche a titolo successorio.

L’ampliamento

Per ampliamento si intende un intervento di miglioramento, ammodernamento o consolidamento della realtà aziendale esistente, così come si presenta al momento della presentazione della domanda di concessione delle agevolazioni. Le imprese richiedenti devono aver già avviato l’attività di impresa da almeno due anni al momento della presentazione della domanda e devono essere imprese che già svolgono un’attività agricola e risultano già inserite in un contesto di mercato. Tali agevolazioni non sono destinate ad aziende in fase di avviamento.

Caratteri dell’investimento

L’investimento complessivo del progetto, quale somma di quelli da effettuare nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e diversificazione del reddito agricolo, non può superare 1.500.000 euro, IVA esclusa. L’investimento complessivo del progetto deve essere congruo in termini di dimensionamento e di importi, e funzionale in termini di ciclo produttivo. I progetti i cui investimenti complessivi superano il massimale sopracitato non sono ammessi alle agevolazioni. Le agevolazioni concedibili consistono: • in un mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60 per cento delle spese ammissibili; • in un contributo a fondo perduto fino al 35 per cento della spesa ammissibile.  Gli investimenti devono essere realizzati sui terreni indicati nel progetto e perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi: 1. miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione; 2. miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione Europea; 3. realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura. Sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese: a) studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato; b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario; c) opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili; d) oneri per il rilascio della concessione edilizia; e) allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature; f) servizi di progettazione; g) beni pluriennali; h) acquisto terreni.

Il mutuo e le garanzie

Per la realizzazione dell’investimento è concesso un mutuo agevolato, a tasso zero, della durata minima di 5 (cinque) anni e massima di 15 (quindici) anni. Nei limiti sopra indicati, la durata del mutuo è comunque stabilita con riferimento all’ammortamento medio dell’investimento ammesso e al settore di intervento. Il mutuo agevolato è rimborsabile in rate costanti posticipate. Al fine di garantire la realizzazione degli investimenti previsti, la beneficiaria deve apportare proprie risorse finanziarie, pari almeno al 20 per cento delle spese di investimento ammissibili, e comunque fino a concorrenza degli importi necessari alla copertura del fabbisogno finanziario generato dal piano di investimenti, aumentato dell’IVA connessa agli acquisti oggetto dell’investimento. L’impresa beneficiaria deve fornire garanzie sui beni immobili il cui valore di mercato sia pari al 100% del mutuo agevolato concesso, acquisibili nell’ambito degli investimenti da realizzare, per una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall’ISMEA. L’impresa beneficiaria è, inoltre, obbligata a stipulare idonee polizze assicurative sui beni oggetto di agevolazioni e sui beni concessi in garanzia, secondo le modalità e i termini stabiliti nel contratto di concessione delle agevolazioni.

di Antonio Longo