Meglio puntare sulle varietà tradizionali

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Al termine delle operazioni di raccolta del riso , SIS-Società Italiana Sementi trova conferma delle proprie scelte e riafferma la validità delle varietà italiane, ottenute tramite il miglioramento genetico tradizionale. La campagna riso 2013 si è svolta tra mille difficoltà, dal calo della superficie dovuto ai prezzi bassi fino alle avversità atmosferiche della scorsa primavera. Comunque, tracciando un bilancio, SIS raccoglie i positivi risultati delle proprie varietà e del lavoro fatto al fianco dei risicoltori, che sempre più si trovano a dover compiere scelte incerte di fronte a tecnologie di cui non sappiamo quale potrà essere il reale impatto. In sostanza – dice il presidente SIS, Gabriele Cristofori  – “possiamo dirci fieri di chiamarci Società Italiana Sementi, mettendo in campo la vera italianità del nostro lavoro”.

SIS è la vera fabbrica del made in Italy del riso, a  partire dal fiore all’occhiello, la produzione del più famoso riso da sushi esportato in tutto il mondo, la varietà denominata “Yume” che, grazie anche all’interdizione dell’ Ogm che il gruppo nipponico partner di SIS ha deciso, viene prodotta su contratti di filiera esclusivamente in Italia.

Ma oltre allo Yume, SIS può vantare successi totalmente made in Italy con le nuove varietà tonde ERIDANO e DUCATO provate in pieno campo e su superfici di tutto rispetto. ERIDANO anche in un’ annata caratterizzata da una primavera particolarmente fredda, ha confermato la possibilità di essere impiegata anche in semine tardive, permettendo cosi agli agricoltori di poter controllare il crodo nel modo più convenzionale e tradizionale possibile. “Con Eridano – dice Carlo Minoia, responsabile SIS del comparto riso – abbiamo avuto la grande soddisfazione di sentirci dire dai produttori che abbiamo una varietà che non teme nulla, produce bene e ha una resa alta senza difetti”. Anche DUCATO, altra novità per il comparto dei tondi, nata da una collaborazione con la prestigiosa stazione sperimentale del CRA di Vercelli, ha dato ottimi risultati. La varietà è caratterizzata da un ciclo precoce, che permette semine sino al 15/20 maggio dando sempre ottime risposte in campo.

 

Grande soddisfazione viene inoltre dalle conferme della varietà precoce per eccellenza, LOTO, a cui viene oltretutto riconosciuto un valore industriale non indifferente. In questo 2013, le quotazioni ufficiali delle Borse merci riso stanno facendo infatti un netto distinguo tra la varietà LOTO ed il resto del comparto lungo A. Grazie alla caratteristiche qualitative intrinseche alla varietà ed al lavoro che i tecnici SIS svolgono sul territorio europeo, LOTO è conosciuta e presa come modello in tutto il bacino del Mediterraneo.

 

Infine la varietà VOLANO, quella che tutti gli Italiani conoscono sotto la denominazione ‘Arborio’ come “la varietà da risotto”, il vero e tradizionale risotto italiano. Anche e soprattutto per VOLANO, SIS pone la massima attenzione alla riproduzione.  Si cercano aziende che non abbiano coltivazioni di risi similari affinché non vi possano essere inquinamenti varietali, oltre ad evitare accuratamente le aziende che in questi anni hanno optato per l’impiego di varietà CL (Clearfield), per annullare al massimo il rischio di incroci anche spontanei con piante modificate geneticamente attraverso mutagenesi.

In sintesi, SIS riafferma la validità delle varietà italiane, ottenute tramite le tecniche di miglioramento genetico tradizionale.  “Le nostre varietà sono tutte tradizionali,  nel solco della risicoltura di qualità italiana, apprezzata in tutto il mondo – spiega il presidente SIS, Gabriele Cristofori – Noi non abbiamo varietà ottenute attraverso mutagenesi indotte come le varietà CL (Clearfield) che, oltretutto, sono vendute solo agli agricoltori che accettano di sottoscrivere contratti vincolati da specifiche condizioni. Queste varietà, tra l’ altro, come ha affermato recentemente durante la trasmissione Report (Rai 3) il dr. Romano Gironi dell’ Ente Nazionale Risi, forniscono all’ agricoltore solo una soluzione temporanea poiché tra le erbe infestanti si sta già evidenziando la comparsa di resistenze al principio attivo utilizzato per il diserbo”.

In conclusione, dice Cristofori , “ci troviamo certamente di fronte ad un panorama complesso, ma questa scelta di difesa dell’italianità ‘senza se e senza ma’ permette a SIS di dare la massima garanzia a tutti i consumatori che le aziende che acquistano seme da SIS e dai suoi partner commerciali, possono con assoluta tranquillità dimostrare di aver acquistato un seme certificato che darà luogo a un prodotto naturale, salubre e tradizionale”.