L’innovativa farina di semi di uva

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L’intuizione è scattata nel 2006, quando Roberto Sasdelli, insieme a sua moglie Marina, rileva un podere ubicato sulle colline di Imola. Nasce così l’avventura dell’azienda agricola Tenuta Colle degli Angeli. La passione e il continuo lavoro di un’intera famiglia ha permesso di trasmettere ai vini che si producono la tradizione e la creatività caratterizzata dall’antica e segreta arte della vinificazione.

“Le attente cure agronomiche sono finalizzate a non forzare i processi naturali delle viti, mantenendo, così, il pieno rispetto dei frutti i quali, al momento della vinificazione, tramite pressatura soffice, permettono di produrre un vino di alto livello qualitativo” esordisce Roberto; “dall’agosto 2020 l’azienda è in conversione biologica. Dal 2015, grazie ad un’idea di mia moglie, si è pensato di utilizzare gli scarti dell’uva in farina di semi di uva, utilizzando un processo che ha permesso di utilizzare un prodotto integrale ricco di omega 6, fibre e polifenoli utili per il nostro benessere quotidiano”. Come ci spiega Roberto, la farina ha le caratteristiche di essere senza glutine e viene utilizzata in percentuale nelle ricette tradizionali, sia dolci che salate, sia come integratore. L’innovativo prodotto si è aggiudicato il premio nazionale dell’innovazione in agricoltura 2020, conferito da Confagricoltura.

“Dal 2010 l’azienda utilizza oltre l’80% di energia prodotta dai pannelli fotovoltaici, al momento non abbiamo partecipato a bandi per contributi pubblici e ci piacerebbe potere contare su contributi a fondo possibilmente perduto per ampliare e rinnovare l’azienda sia in cantina che in campo” aggiunge Roberto. “Molte aziende del settore trovano difficoltà nei collegamenti a banda larga e a causa della eccessiva burocrazia necessaria per gestire i registri di cantina e le pratiche fiscali. Sono pochissimi i bandi rivolti ad aziende piccole, in cui vengono richiesti parametri inavvicinabili. Si richiedono spesso uscite di capitale immediato mentre per ricevere il rimborso passano mesi, se non anni. Lo Stato dovrebbe sostenere le aziende piccole con fondi e formazione a fondo perduto per le aziende che, come noi, hanno, nonostante tutto, portato innovazione nel settore agricolo, investendo non pochi soldi e fatica. Per le aziende piccole come la nostra, intravedo non poche difficoltà nei prossimi 5 anni se non arriveranno sostegni concreti in tempi rapidi”.

di Antonio Longo