L’Europa unisce gli sforzi per l’agricoltura digitale

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Gli stati dell’Unione Europea hanno recentemente firmato un patto per favorire la digitalizzazione dell’agricoltura e delle zone rurali del continente. La dichiarazione di cooperazione  “Un futuro digitale intelligente e sostenibile per l’agricoltura e le aree rurali europee”, sottoscritta da 24 Paesi, prevede una serie di azioni per assicurare al mondo agricolo la possibilità di sfruttare tutto il potenziale delle tecnologie digitale per far fronte alle sfide più urgenti, a partire dalla sostenibilità economica e ambientale, a cui il settore è chiamato oggi e sempre più in futuro. Per farlo, va rafforzato il sostegno alla ricerca in settori chiave, come l’agricoltura intelligente e la tracciabilità dei prodotti.

La Dichiarazione di cooperazione è stata lanciata durante il Digital Day 2019 e firmata, oltre all’Italia, da Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia, Regno Unito. Tra i primi provvedimenti attuativi dell’accordo, la creazione di una struttura di innovazione e un data space a livello europeo per la applicazioni agroalimentari intelligenti.

“L’agricoltura e le aree rurali europee – hanno commentatoil Vicepresidente per il mercato unico digitale Andrus Ansip, Mariya Gabriel, Commissario per l’economia e la società digitali, e Phil Hogan, Commissario per l’agricoltura e lo sviluppo rurale – devono beneficiare pienamente della continua trasformazione digitale delle nostre economie e società. Gli Stati membri riconoscono l’importanza e l’urgenza di lavorare insieme al fine di migliorare la competitività del settore agricolo e il benessere dei cittadini che vivono nelle zone rurali. L’impegno di oggi degli Stati membri a cooperare sulle azioni che porteranno a questa trasformazione è un’ottima notizia. La Commissione sosterrà e faciliterà tali azioni.”

Nella sua comunicazione sul futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura, la Commissione ha riconosciuto che la Politica Agricola Comune (PAC) dovrebbe consentire al settore agricolo dell’UE di occuparsi di assistenza ambientale, biodiversità e protezione delle risorse naturali e di sviluppare la bioeconomia. Ha riconosciuto il ruolo essenziale della PAC nel collegare gli agricoltori e le zone rurali all’economia digitale. La Commissione ha inoltre identificato l’agricoltura come una delle aree di applicazione chiave in cui sono necessari investimenti mirati per raggiungere gli obiettivi stabiliti nella Comunicazione sull’IA in Europa. Infine, il piano coordinato dell’UE sull’intelligenza artificiale prevede investimenti in piattaforme e progetti pilota su larga scala che integrino l’intelligenza artificiale e la robotica in agricoltura.

Nella dichiarazione sottoscritta dai Paesi dell’Ue, si legge che “Il settore agricolo europeo è uno dei principali produttori di alimenti al mondo, garante della sicurezza alimentare e della qualità e fornitore di milioni di posti di lavoro, ma deve affrontare molte sfide. Le tecnologie digitali come l’Intelligenza Artificiale (AI), la robotica, la blockchain, l’High Performance Computing (HPC), l’Internet of Things (IoT) e il 5G hanno il potenziale per aumentare l’efficienza delle aziende agricole, migliorando al tempo stesso la sostenibilità economica e ambientale. Un maggiore uso delle tecnologie digitali avrà un impatto positivo anche sulla qualità della vita nelle zone rurali e potrebbe attrarre una generazione più giovane alle imprese agricole e alle imprese rurali. La Dichiarazione fa parte degli sforzi in atto per facilitare e accelerare la trasformazione digitale nel settore agricolo dell’UE e nelle aree rurali”.

Tra le best practice citate, sono compresi diversi progetti dedicati alle tecnologia digitale a servizio dell’agricoltura già finanziati a livello europeo: tra questi sono compresi Sweeper (studio di robot specializzati nella raccolta di ortaggi), 4D4F (applicazione che supporta gli allevatori nel processo decisionale grazie alla condivisione di dati in tempo reale), DataBio (bioeconomia basata sui Big Data), Pantheon e Flourish (applicazioni robotizzate per supportare la raccolta di nocciole e aumentare la produttività e sostenibilità delle coltivazioni).

Emiliano Raccagni