Le misure del PNRR per il comparto agricolo

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Ammontano a 4,9 miliardi di euro le risorse del Pnrr e del fondo complementare di competenza del Ministero dell’Agricoltura. Il rilancio e la valorizzazione del “Made in Italy” rappresentano un fattore strategico affinché l’Italia possa ripartire a seguito della pandemia. È importante, quindi, investire nella modernizzazione dei processi produttivi con l’obiettivo di renderli più efficienti e, allo stesso tempo, limitarne l’impatto ambientale. A sottolinearlo è il focus dedicato alle misure previste dal PNRR per il settore primario curato dalla Fondazione Openpolis.

Gli analisti evidenziano che, in tale contesto, un ruolo di primo piano è occupato dal settore agro-alimentare. Un ambito di fondamentale importanza che negli ultimi anni ha registrato andamenti altalenanti. Il piano nazionale di ripresa e resilienza prevede una serie di investimenti con l’obiettivo di modernizzare e rilanciare il settore.

Le misure di competenza del Mipaaf

Il focus sottolinea che per quanto riguarda gli interventi relativi al mondo dell’agricoltura il Mipaaf è titolare di 4 misure per un totale, come detto, di 4,9 miliardi di euro. Tale cifra corrisponde a circa il 2% dei fondi stanziati, considerando anche le risorse del fondo complementare e dell’iniziativa React-Eu.

La misura più significativa, dal punto di vista degli investimenti previsti, è dedicata alla logistica a cui sono destinati oltre 2 miliardi di euro. Il secondo investimento più consistente è, invece, destinato alla produzione di energia pulita con particolare riguardo al potenziamento e ampliamento delle installazioni di impianti fotovoltaici. A questa misura sono assegnati circa 1,5 miliardi di euro. Infine, circa 880 milioni saranno investiti per la manutenzione e il potenziamento dei sistemi irrigui mentre 500 milioni saranno destinati all’introduzione di macchinari e sistemi innovativi legati ai processi produttivi.

La logistica

Nel Pnrr viene fatto esplicito riferimento alle carenze delle infrastrutture logistiche italiane. Nel documento viene riportata la classifica stilata dal World economic forum nel 2019 che vedeva l’Italia al diciottesimo posto per la competitività delle infrastrutture. Considerando esclusivamente i paesi europei beneficiari dei fondi del Next generation Eu l’Italia risulta al nono posto. L’inefficienza del settore logistico ha un impatto negativo anche sull’agricoltura. Per questo motivo è stata prevista una specifica misura (Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo) che punta a superare tali lacune. Obiettivo dell’investimento è quello di incoraggiare la riduzione delle emissioni mediante l’utilizzo di veicoli elettrici, promuovendo la digitalizzazione del settore e il ricorso alle energie rinnovabili. Gli investimenti in logistica puntano anche a contrastare lo spopolamento delle aree interne. Tra gli obiettivi vi sarebbe, inoltre, quello di facilitare la partecipazione degli operatori dislocati in aree rurali o marginali ai processi di aggregazione al fine di contrastare lo spopolamento di queste zone.

I parchi agrisolari

Secondo i dati riportati nel Pnrr l’Italia risulta essere tra i paesi europei con il più alto consumo diretto di energia per la produzione alimentare, superata solamente da Francia e Germania. Le spese per energia rappresentano in media oltre il 20% dei costi variabili per aziende agricole, con dati anche superiori in alcune specifiche nicchie produttive. La creazione di nuovi impianti per la produzione di energia pulita dovrà avvenire senza consumo di suolo. Per questo nel piano italiano è stato inserito anche l’investimento Parco agrisolare del valore complessivo di 1,5 miliardi di euro. Questa misura prevede, come sottolineano gli esperti, il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruirne nuovi isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.

Innovazione e meccanizzazione

Tra gli obiettivi del Pnrr vi è anche quello di ridurre l’impatto ambientale anche per quanto riguarda il ciclo della produzione agricola. A tale scopo interviene la misura Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare. Questo investimento punta a sostenere l’ammodernamento del parco automezzi attraverso contributi in conto capitale. L’investimento prevede anche incentivi che permettano l’introduzione di soluzioni innovative alternative all’uso dei pesticidi. Ciò con l’obiettivo di ridurne l’utilizzo di una percentuale del 25%-40% a seconda dei settori. Inoltre, in un’ottica di economia circolare, l’investimento punta anche a sostenere l’ammodernamento della lavorazione, dello stoccaggio e del confezionamento di prodotti alimentari.

Strategia dal produttore al consumatore

Tali finanziamenti saranno indirizzati con particolare riguardo verso il processo di trasformazione dell’olio d’oliva, settore strategico per l’industria agroalimentare italiana. Un decreto direttoriale pubblicato il 31 marzo scorso ha definito le spese ammissibili al finanziamento dei frantoi. Per questo specifico settore sono stati riservati 100 milioni di euro, il 20% circa del totale previsto per questa misura.

L’ultima misura del Pnrr di competenza del Mipaaf è quella relativa agli investimenti nella resilienza dell’agro-sistema irriguo per un migliore gestione delle risorse idriche, misura che sarà oggetto di post che verrà pubblicato nei prossimi giorni.

di Antonio Longo