Landini 5-085: utility di nuova generazione

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Il nuovo trattore utility 5-085 di Landini è adatto per numerose attività in azienda e nei campi: fa della versatilità la sua arma vincente. Sicuro negli allevamenti e nei trasporti, è agile nella semina e nella fienagione. Forte nelle lavorazioni in campo aperto, come aratura, fresatura ed erpicatura.

Landini 5-085 è dotato, infatti, di un motore FPT da 3,4 litri, 4 cilindri e 8 valvole, Turbo Intercooler con iniezione elettronica Common Rail. Produce la potenza di 75 CV ed ha una coppia massima di 375 Nm a soli 1.400 giri/minuto che conferisce doti di grande elasticità e rende il Landini 5-085 simile ad un trattore di potenza maggiore. Grazie alla tecnologia EGR, DOC, DPF, il 5-085 è omologato Stage V. Rispetta la normativa anti-inquinamento senza SCR e senza urea, garantendo così una riduzione importante dei costi di esercizio.

Il nuovo Landini 5-085 si colloca tra la nuova Serie 4 e la futura Serie 5 e mette in evidenza grande versatilità grazie all’ottimo rapporto peso-potenza. Tra l’altro, la ruota posteriore da 34” offre più luce libera da terra e una maggiore trazione, rappresentando un altro primato per la classe di appartenenza. L’assale anteriore grazie alla sua robustezza si rivela affidabile e stabile in ogni tipo di lavoro, dall’impiego del sollevatore anteriore e del caricatore frontale all’attività di trasporto.

Nell’impiego col caricatore frontale, progettato in modo che il suo telaio non riduca la luce libera da terra e non limiti il raggio di sterzata del trattore, l’operatore può avvalersi di un joystick dedicato molto reattivo. Inoltre, il caricatore frontale lavora in modo lineare e uniforme grazie alla sospensione offerta dai 2 accumulatori di azoto posizionati tra i cilindri.

Potenza e rapidità d’azione sono offerti dal circuito idraulico a pompa doppia che permette di gestire in modo efficiente i 5 distributori idraulici (3 posteriori e 2 ventrali) e gli attrezzi grazie ad una portata dedicata di 56 l/min mentre 34 l/min sono diretti allo sterzo.

Potenza e maneggevolezza sono caratteristiche del sollevatore idraulico a comando meccanico, preciso e semplice da usare grazie anche al sistema ELS (ergonomic lift system). L’aggancio degli attrezzi è comodo e rapido: i comandi sono presenti sia in cabina, sia sul parafango. Il sollevatore posteriore, con attacco a 3 punti di categoria 2, assicura una capacità fino a 3.900 kg. Il sollevatore anteriore di categoria 2 solleva fino a 1.700 kg.

Il comfort del guidatore è garantito dalla cabina a 4 montanti che massimizza la superficie vetrata con una visibilità panoramica e assorbe le oscillazioni e le vibrazioni grazie a 4 silent-blocks, creando un ambiente di lavoro protetto e un ottimo isolamento acustico. I comandi sono disposti in modo ergonomico ed il nuovo joystick consente di gestire in modo semplice e veloce funzioni come l’Hi-Lo, l’H-M-L e gli attrezzi in dotazione. Il volante è regolabile in altezza e profondità. Il tetto è ribassato ed è dotato di tettuccio trasparente per offrire una piena visibilità durante il lavoro con il caricatore frontale.

Il Landini 5-085 assicura anche massima sicurezza su strada: il sistema frenante IBS (Integrated Brake System) abbina ai freni posteriori anche quelli anteriori a bagno d’olio integrati nell’assale, riducendo lo spazio di frenata del 50%. I freni si azionano in modo proporzionale allo sforzo esercitato sui pedali, consentendo un’assoluta precisione di frenata.

A livello stilistico 5-085 beneficia del nuovo Family Feeling Landini, completato da fanaleria a led e disponibile anche nell’allestimento BlueIcon, l’esclusiva livrea blu metallizzata abbinata ad un ricco pacchetto di specifiche, già disponibile anche su altri modelli Landini.

Inoltre, Landini 5-085 può ospitare il sistema telematico di monitoraggio Landini Fleet Management, ideato per misurare l’efficienza del veicolo in termini di consumi, ore di lavoro e manutenzione programmata, il tutto inserito in un portale che consente al gestore della flotta di massimizzare l’attività dei propri trattori e di monitorarne i costi di esercizio.

A cura di Pier Luigi Scevola