L’allevamento italiano secondo un esperto francese

1939
Benoit Louzeau

Benoit Louzeau che, con una formazione agricola e zootecnica lavora in Isagri da ben 26 anni,  è da 5 anni il responsabile dei programmi per la gestione degli allevamenti (escluso il settore suinicolo). Un capo prodotto che ha il ruolo principale di analizzare le necessità degli allevatori e trasferirle nelle soluzioni informatiche.

Durante la sua presenza in Italia, Louzeau ha visitato alcuni allevamenti italiani: conscio già di una forte complessità burocratica in Francia, Louzeau è rimasto sorpreso della grande incidenza della burocrazia in Italia, nel senso che i nostri allevatori impiegano purtroppo gran parte del loro tempo a compilare documenti per far in modo che sia tutto in regola al momento dei controlli.

Data la sua esperienza anche a livello internazionale, è stato chiesto al Benoit Louzeau, che ha partecipato alla 68° edizione della Fiera del Bovino da Latte di Cremona, quali fossero le differenze evidenziate con altri paesi europei facenti parte del Gruppo Isagri: egli ha dichiarato che da un punto di visita generale, gli enti in relazione con gli allevamenti sembrano essere equivalenti, così come l’organizzazione generale. “La grande differenza con la Francia, per esempio – ha affernato –  è a livello della produzione di carne: le mandrie sono al pascolo per gran parte del tempo, mentre in Italia gli animali sono tutti in stabulazione nei capannoni.”

Gli allevatori spagnoli e portoghesi risultano essere particolarmente tecnici, ma in linea di massima il nostro ospite non ha rilevato sostanziali differenze. Lì dove, invece, trova che ogni nazione abbia le proprie specificità, anche se siamo in Europa, è il lato regolamentare, tracciabilità alimentare per esempio, che è necessaria e obbligatoria ma che alla fine viene messo in pratica diversamente.

L’allevatore italiano ha bisogno di una soluzione informatica unica e completa che consenta di seguire nel dettaglio l’amministrazione degli animali ed al tempo stesso di gestirne gli aspetti tecnici in modo preciso. “La sfida è quella di far integrare IsaLatte e IsaCarne nel panorama dei meccanismi che ruotano attorno all’allevamento per potersi collegare agli enti e fornire loro tutti i dati necessari per gestire l’amministrativo. Se raggiungiamo questo obiettivo, sono convinto che le soluzioni Isagri per l’allevamento possono rappresentare ciò che gli allevatori italiani richiedono, una soluzione unica e completa.”

L’ultima edizione della fiera del Bovino da Latte è stata scelta come cornice per la presentazione dell’ultimissima novità Isagri. Chi dice IsaLatte dice applicazione per gestire e prevedere eventi in ufficio, ma anche soluzioni mobile per quando nell’allevamento si necessita di avere risposte alle domande che ci si pone in presenza degli animali.

Mobi’Pilot è un tablet che si può portare in sala di mungitura dove grazie ad un’apposita applicazione è possibile sapere quali animali devono essere monitorati. Tablet che si porta con sé anche in stabulazione, dove con un’applicazione specifica si possono effettuare le diagnosi di gestazione con il veterinario, per esempio, o le inseminazioni con l’operatore addetto.

Non solo una novità decisamente pratica ma anche sicura. Sarà interessante, per esempio, in sala di mungitura essere avvisati dal Mobi’Pilot non appena entra una vacca in allarme, perché c’è un trattamento in corso o finito da poco ed è necessario quindi separarne il latte. Attualmente, bisogna guardare la lista, cosa già molto utile, ma con l’identificazione elettronica, l’allevatore avrà un’ulteriore facilitazione.