L’agricoltura sociale cresce, in attesa della Legge

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Sono ormai oltre 400 le cooperative agricole sociali, che si occupano con la loro attività quotidiana dell’inserimento lavorativo di disabili, tossicodipendente ed ex detenuti, ma anche nel recupero dei beni confiscati alle criminalità organizzate. Un fenomeno che continua a crescere nei numeri, contando su oltre 4000 addetti e su un valore di produzione di circa 200 milioni di euro l’anno. Sono questi i dati presentati da For.Agri, unico fondo interprofessionale che investe sull’agricoltura sociale e che nei giorni scorsi ha annunciato le proprie iniziative per quest’anno, dopo un 2014 che ha visto oltre 100mila euro destinati a progetti di agricoltura sociale vincitori del bando di assegnazione.  Oltre il 90% di queste imprese si occupa di attività agricole in senso stretto. In particolare, il 40% di coltivazione di colture agricole non permanenti, l’8% di colture agricole permanenti, l’11%  di allevamento di animali e coltivazioni agricole connesse, mentre il 10% si occupa di silvicoltura e utilizzo di aree forestali. Inoltre, un 20% delle imprese è impegnato in attività di supporto all’agricoltura e successive alla raccolta.

Quest’anno –ha annunciato il direttore del fondo Roberto Bianchi – abbiamo impegnato già 80mila euro nel bando in scadenza a marzo e contiamo di impegnare altrettante risorse per il bando successivo. Fondi che potrebbero aumentare ancora in caso di adesioni particolarmente numerose”. Il denaro stanziato lo scorso anno è stato assegnato alla coop sociale Madonita di Castelbuono (PA), che si occupa di recupero e integrazione di soggetti svantaggiati e alla coop sociale Terra di Libera Puglia di Mesagne (BR), che lavora terreni confiscati alla malavita pugliese tra cui, ad esempio, 20 ettari coltivati a gran biologico che da alcuni anni danno vita a prodotti con il marchio “Terra Libera”.

"Il nostro fondo interprofessionale – continua il presidente di For.Agri Stefano Bianchi - ritiene indispensabile promuovere, e desideriamo continuare a farlo anche in futuro, la formazione e sviluppare capacità e competenze di chi è direttamente coinvolto nella gestione e nell'attività di queste imprese che, oltre a produrre beni agro-alimentari, promuovono l'inclusione sociale, l'inserimento terapeutico e lavorativo di soggetti deboli e svantaggiati, l'organizzazione di servizi per minori e per anziani".

Sono molte le case histories presentate durante l’incontro. Tra queste quelle di una società cooperativa agricola della provincia di Cuneo che si occupa dell’inserimento sociale e lavorativo di disabili psichici, attraverso il lavoro agricolo. Nata nel maggio 2009, la cooperativa ha acquisito un cascinale a Murazzano (Comunità Montana Alta Langa), che ha ristrutturato e che ospita l’attività di allevamento di pecore e di trasformazione dei formaggi. Il progetto, con attività in campo, in stalla e in laboratorio, ha finanziato la formazione tecnica di settore, integrata con opportune attività di sostegno, per portare i dipendenti disabili a saper gestire le greggi di pecore.

A Jesi, invece, opera Oikos Onlus, associazione di volontariato nata 25 anni fa  Grazie a Don Giuliano Fiorentini, con lo scopo di offrire una risposta immediata e diretta al problema della tossicodipendenza. Oikos svolge attività di prevenzione e di cura della tossicodipendenza e di dipendenze patologiche; attività di sostegno e cura di minori vittime di violenza e abusi fisici e psicologici e delle loro mamme. Realizza progetti di prevenzione e promozione del benessere nelle scuole e nel territorio e offre un globale sostegno alle famiglie. Le attività finanziate da For.Agri vanno dall’introduzione della permacoltura a quella dell’agricoltura sinergica, dalla qualificazione dell’operatore di fattoria sociale a quella di operatore di attività assistita. L’intervento di For.Agri coinvolge 25 imprese di tutto il territorio nazionale e l’attività finanziata intende fornire strumenti utili per avviare percorsi di agricoltura sociale, che ha lo scopo di supportare persone svantaggiate nel loro inserimento lavorativo e sociale e nei loro percorsi terapeutici attraverso l’attività agricola.

Articolo di Emiliano Raccagni

L’agricoltura sociale cresce, in attesa della Legge - Ultima modifica: 2015-03-09T10:34:15+01:00 da Redazione

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