L’acquisto di una macchina agricola: nuova o usata?

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Cosa fare per poter circolare in regola?

Sia che si acquisti un macchina agricola nuova (semovente e non: un trattore, una mietitrebbiatrice, un rimorchio …), oppure una usata, e pertanto già dotata di targa e di carta di circolazione (il cosiddetto “libretto”), l’imprenditore agricolo deve affrontare un iter burocratico che prevede nel primo caso l’immatricolazione e nel secondo la richiesta del duplicato della carta di circolazione, con i dati aggiornati a seguito di acquisto dell’usato. A tale scopo, l’impresa agricola deve presentare alcuni documenti, che costituiscono parte integrante della pratica evasa dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri (la Motorizzazione Civile) competente per la provincia in cui risiede l’azienda, intesa come esatta ubicazione della sede aziendale.

I documenti base

Nei due casi, rimane comune la presentazione di alcuni documenti:

fotocopia fronte/retro della carta d’identità del soggetto che sarà l’intestatario del mezzo. Nel caso di società semplici (molto comuni in ambito agricolo) è bene produrre copia delle carte d’identità di tutti i componenti della società, in modo da includere tutti i soci nella carta di circolazione di nuova emissione. Ciò vale anche per le società a responsabilità limitata (Srl) e le altre forme societarie, anche se potrebbe essere sufficiente la copia del documento del legale rappresentante o dell’amministratore della società;

fotocopia fronte/retro del tesserino del Codice Fiscale, cui deve essere fatto riferimento per il corretto inserimento della pratica nei database specifici. Anche qui è bene produrre  i C.F. di tutti i soci;

dichiarazione di titolarità: il soggetto firmatario attesta che è (come dice il termine stesso) titolare di impresa agricola o forestale, oppure di impresa di lavorazioni agromeccaniche o ancora di noleggio di macchine agricole. Si tratta di un documento importante, perché una macchina che si definisce “agricola” può essere immatricolata solamente da chi esercita attività agricola o correlata al settore agricolo (quelle sopra citate) nonché ovviamente da enti e consorzi pubblici.

La questione è delicata perché, soprattutto in alcuni comprensori, molti appezzamenti sono condotti dai cosiddetti hobby farmers, cioè soggetti che svolgono la loro professione in un altro settore, ma che nel fine settimana o nei periodi di riposo amano dedicarsi alla coltivazione del terreno. Si tratta di una “nicchia” di mercato in espansione, cui i costruttori di macchine agricole guardano con interesse. È realistico che per eseguire l’attività descritta sia comunque necessario disporre di un seppur minimo parco macchine, tra cui almeno un trattore o una motoagricola. Poiché però il conduttore non è iscritto come imprenditore agricolo, non può immatricolare tali macchine acquistate a suo nome. Questo comporta anche la mancata assicurazione del veicolo contro la responsabilità civile verso terzi.

Per risolvere il problema, con le circolari prot. 4509/M360 del 29/10/2004 e prot. 596/M360 del 31/01/2005 il Ministero dei Trasporti ha fornito indicazioni sulla “dichiarazione di titolarità”. In applicazione a quanto disposto dall’art. 46 del DPR 445/2000, le imprese possono comprovare l’effettiva iscrizione allo specifico Registro mediante una dichiarazione sostitutiva di certificazione, specificando la sezione, il numero e la data di iscrizione, il tipo di attività svolta ed il tipo di impresa. Se l’azienda agricola non è sottoposta all’obbligo di iscrizione al Registro (ai sensi dell’art. 2 comma 3 della Legge n. 77 del 25/3/97), la dichiarazione di titolarità è comunque comprovabile mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Attenzione: allo scopo di comprovare la veridicità delle autocertificazioni, gli uffici competenti richiedono comunque una copia del certificato camerale rilasciato dalla Camera di Commercio, così come copia del certificato di attribuzione della partiva IVA. È da tener ben presente che, oltre a vedersi ritirati i documenti e la targa a suo tempo rilasciati, chi produce autocertificazioni false o mendaci è perseguibile penalmente. Sia per le macchine agricole nuove che per quelle usate è necessario produrre copia conforme della fattura di acquisto (alcuni Dipartimenti dei Trasporti Terrestri la richiedono tassativamente); al momento della consegna del mezzo, oltre a quella da conservare, è sufficiente chiedere allo scopo al rivenditore una seconda copia della fattura, sia esso un concessionario oppure un privato (nel caso di acquisto di usato tra due soggetti).


 

Il certificato di conformità

Nel caso di prima immatricolazione bisogna presentare anche il certificato di conformità, che viene rilasciato dal costruttore e riporta le caratteristiche tecniche del veicolo, ossia le sue prestazioni ufficiali (ad esempio la potenza massima), le dimensioni (lunghezza, larghezza, altezza massima, classe del veicolo), gli equipaggiamenti previsti (pneumatici di serie e in alternativa, allestimenti particolari, ecc.). Questo documento riporta soprattutto il numero di telaio del veicolo, permettendone quindi l’identificazione; infatti, se ad esempio per smarrimento o deterioramento la carta di circolazione può essere duplicata e la targa sostituita, il numero di telaio di un veicolo rimane immutato dal momento della fabbricazione fino alla sua demolizione.

Il numero di telaio è una sigla, composta da lettere, numeri e simboli, punzonati su una parte fondamentale del veicolo (sui trattori di solito è visibile su un lato del basamento motore). In considerazione delle severe condizioni operative tipiche dell’ambito agricolo, è consigliabile mantenere sempre leggibile il numero di telaio, pulendo periodicamente la zona dove è punzonato. Caricatori frontali, zavorre, impianti di frenatura supplementari e altri equipaggiamenti potrebbero in qualche modo occultare la “stringa” identificativa del telaio: nel caso, è opportuno provvedere all’apertura di un’apposita “finestra” oppure chiedere che la sigla venga riportata esternamente. Un dato importante riportato sul certificato di conformità è la sigla di omologazione, che permette di risalire al tipo e al modello di prototipo del veicolo sottoposto a suo tempo ad omologazione dal costruttore, e in conformità al quale l’esemplare acquistato è stato successivamente costruito.

L’allegato tecnico

Con il certificato di conformità c’è poi il cosiddetto allegato tecnico, che riporta una serie di dati inerenti l’allestimento del veicolo, come ad esempio gli pneumatici in alternativa a quelli di serie, le prescrizioni da osservare nella circolazione stradale, i dispositivi ausiliari di frenatura e altre peculiarità particolari. L’allegato tecnico (consegnato in duplice copia) va esibito in caso di controlli, poiché è parte integrante della carta di circolazione. La seconda copia deve essere consegnata agli uffici all’immatricolazione del veicolo, unitamente al certificato di conformità. Solo sulla base di tali informazioni è possibile far riferimento all’omologazione del veicolo, e successivamente rilasciare la targa e la carta di circolazione.

Qualora il titolare del veicolo riscontri difformità dei dati riportati nella carta di circolazione rispetto a quanto verificato sulla propria macchina è bene si rivolga agli uffici competenti per rettificare i dati riportati. Se la compravendita riguarda una macchina usata, bisogna restituire al Dipartimento dei Trasporti la carta di circolazione originaria emessa a nome del precedente intestatario, affinché venga prodotto un duplicato con i medesimi dati del mezzo, ma con i riferimenti del nuovo intestatario (nominativo, indirizzo, ecc.). Anche in questo caso occorre produrre la documentazione prima illustrata, e cioè dichiarazione di titolarità, fattura di acquisto e documenti identificativi del nuovo intestatario.

Furto o smarrimento

Se la carta di circolazione dovesse essere smarrita oppure rubata, il titolare del veicolo deve tempestivamente sporgere denuncia presso le autorità competenti (Carabinieri o Polizia di Stato), dichiarandone il motivo e chiedere l’emissione del duplicato. Nelle cabine dei modelli recenti di trattori e macchine semoventi sono presenti appositi scomparti per riporre la carta di circolazione e i documenti allegati, per preservarli dal deterioramento, o addirittura dallo smarrimento proprio perché non esiste una collocazione adeguata.

Chi svolge le pratiche

I documenti necessari per l’immatricolazione o per richiedere il duplicato della carta di circolazione possono essere presentati presso il Dipartimento dei Trasporti Terrestri direttamente dall’intestatario (titolare dell’impresa agricola) oppure presso l’associazione di categoria cui l’impresa fa riferimento, o ancora presso le agenzie di pratiche automobilistiche. Queste ultime, proprio per la peculiarità che le caratterizza, possono rilasciare targa e carta di circolazione inserendo la pratica nello sportello telematico dell’automobilista, riducendo così i tempi di attesa e verificando al contempo la completezza e correttezza dei documenti presentati.

Peraltro, se la pratica viene presentata al Dipartimento dei trasporti, bisogna rispettare la territorialità, ossia la competenza degli uffici provinciali presso cui l’impresa ha sede, dettaglio che non è invece necessario nel caso in cui ci si rivolga alle agenzie. Infine, per l’immatricolazione delle macchine agricole non è obbligatoria la produzione della certificazione rilasciata dagli uffici ex UMA (Utenti Motori Agricoli), perché l’impresa è inserita presso i detti uffici provinciali soltanto in relazione all’assegnazione del carburante agricolo agevolato.

A cura di Enrico Colombo

 

29 Commenti

  1. Buon giorno, sig. Colombo,

    o perplessità circa la nota finale dell’articolo rispetto alla territorialità,

    ovvero il vincolo della territorialità, deve essere rispettato sempre, nel caso che la pratica sia presentata da privato sia ma se presentata da agenzia.

  2. SALVE. UN MIO AMICO HA DEI TERRENI IN CAMPANIA MA RISIEDE A ROMA. LA PARTITA IVA è STATA APERTA A ROMA. LA PRATICA PER L’IMMATRICOLAZIONE DEL MEZZO AGRICOLO VA AFFETTUATA DOVE SONO SITUATI I TERRENI? QUINDI IN CAMPANIA?

  3. questo è da qll che ho capito.

    Peraltro, se la pratica viene presentata al Dipartimento dei trasporti, quindi (MCT) bisogna rispettare la territorialità, (provincia o regione dove situato il terreno), non è invece necessario nel caso in cui ci si rivolga alle agenzie (cioè andare ovunque ti trovi in italia).

  4. Salve ,buon Anno ,
    Mi chiamo Gabriele , da premettere che sono un operaio presso un azienda adibita al commercio non possiedo terreni di mia proprieta’ pero i miei genitori ,ormai anziani , si .Volevo ridare indietro il loro vecchio trattore e comprane uno nuovo per stare a norma ,per potermelo intestare il venditore mi dice di aprire una partita IVA … e con un solo documento di incomodato d’uso del terreno posso acquistare il trattore…? …Poi sarei in regola per viaggiare su strada o no grazie ? Come mi devo comportare ? o devo rinunciare all’aquisto del Trattore ? Grazzie di tutto e attendo vostre notizie….Buon lavoro…

  5. Buonasera, vorrei comprare un trattore agricolo senza targa ma con libretto per uso hobbistico ( fare legna , spostare sassi) il tutto circolando su carraie vicino o nella mia proprietà , intestandolo a mia moglie persona fisica e non agricoltore .
    bisogna fare passaggio di proprietà?
    grazie nel rispondermi .
    buonasera.

    • Buonasera,

      il passaggio di proprietà è obbligatorio, e deve essere fatto presso i competenti uffici della motorizzazione, o tramite le associazioni di categoria.

      Cordialmente,
      la redazione

    • buon giorno, vorrei sapere essendo un pensionato, che possiede due piccoli appezzamenti con vigneto e giardino, come posso acquistare un piccolo trattore.
      Mio figlio possiede una partita iva perché agente immobiliare posso intestarlo a lui.
      Grazi per la risposta

  6. Salve, vorrei comprare un trattore agricolo ma ci sono dei problemi in quanto il proprietario del trattore agric. non trova più il libretto di circolazione ed ha perso la targa del veicolo. Mi potete aiutare per risolvere questo problema cosi posso rifare i documenti per passaggio di proprietà. Grazie

    • Ti ha risposto qualcuno in privato? Perché anche a me interessava la risposta alla stessa domanda.

    • salve, il proprietario del trattore deve fare denuncia di smarrimento del libretto e della targa facendo riferimento al telaio, dopodichè si può procedere con il passaggio di proprietà

  7. chiedevo se qualcuno mi sa dire: io non sono imprenditore agricolo vorrei aquistare un trattore per obbistica vado a fare legna in un bosco privato chiedo se posso aquistarlo e metterlo in regola grazie della risposta

  8. Buonasera volevo sapere se si può compare un trattore agricolo senza targa già rottamato Xò ancora con il libretto posso comprarlo e usarlo in campagna di mia proprietà grazie

  9. Buongiorno sono un rappresentante di commercio e per passione a volte giro in campagna,d’accordo con un contoterzista vorrei acquistare un trattore per trainare i suoi rimorchi su strada per trasporti contoterzi; quale iter burocratico per svolgere simile attività che sarà temporanea,stagionale di vendemmia?
    grazie

  10. Salve abbiamo ereditato io e le mie sorelle tre trattori agricoli con targa da mio padre, li ho sempre usati io anche se l’assicurazione la pagava sempre mio padre essendo intestati a lui, come devo fare per intestarli al sottoscritto, da precisare che non ho partita iva essendo impiegato. Come potrei fare un attestato che declina le mie sorelle da eventuali danni che potrei procurare dall’uso dei mezzi.
    Grazie

  11. Sono pensionata ex dipendente pubblico (professoressa di matematica) posso aprire una partita Iva per intestarmi un trattore per
    Uso privato in quanto ho ereditato un piccolo Oliveto da mio padre? Distinti saluti
    Pipino Mariarosaria

  12. Buonasera, sono appena entrato nel forum e ho visto che è stata posta una domanda la cui risposta interesserebbe anche me:
    Cosa bisogna fare e quanto costa acquistare un trattore, anche piccolo, di cui sono stati persi sia i documenti che la targa.
    Grazie in anticipo e se possibile gradirei risposta e mail.

    • Risponde il Dott. Enrico Colombo:
      “Innanzitutto sarebbe bene verificare quando il trattore è stato immatricolato e presso quale ufficio provinciale della motorizzazione civile. Occorre poi essere in possesso della relativa fattura di acquisto ed avere una tracciatura della provenienza. Da qui si potrà risalire all’identità del veicolo per cui l’attuale proprietario, può sporgere denuncia di smarrimento di targa e carta di circolazione per la successiva re immatricolazione.
      Il costo della procedura si aggira attorno alle 300,00 € oltre iva.”

  13. buon giorno mi chiamo Moreno, ne deduco che una persona per acquistare un mezzo agricolo debba essere titolare di un azienda agricola. Bene (cioè male) io faccio l’ operaio non faccio agricoltore professionista ma vorrei acquistare un piccolo trattore usato con rimorchio per trasporto, taglio della legna e coltivazione di un piccolo appezzamento di terra. .posso immatricolarlo a mio nome? O e necessario avere la partita IVA, ed a che scopo se io non svolgo quest’attività a tempo pieno e sono un lavoratore dipendente? dovrei chiamare un professionista e pagarlo? Noto con rammarico che al giorno di oggi e tutto e sempre più complicato. Grazie

  14. Buon giorno dott, Colombo, sono nuovo del forum, ho intenzione di acquistare un vecchio trattore sui 35 cv da restaurare con rimorchio per trasporto, taglio legna, e coltivazione di un piccolo appezzamento agricolo ad uso orto, non di mia proprietà, perche mi sono stufato di di pagare ogni volta 300 euro ai contoterzisti solo per il traporto. Ho letto che ci vuole la partita IVA ed avere un azienda agricola; io lavoro in fabbrica come operaio e faccio i turni, e mi piace dedicarmi nel tempo libero a questa attività, e durante la stagione invernale mi dedico al taglio della legna per me, sarei un hobby farmer, quindi il trattore mi serve, come e cosa devo fare? E possibile che in questo paese facciano sempre di tutto per complicare la vita delle persone? devo continuare a chiamare il contoterzista e dargli ogni volta 200-300 euro per il trasporto? Grazie anticipatamente per la risposta

  15. Venezia, 13 novembre 2015

    Sono nuovo del sito, ma vorrei rispondere ai “colleghi” hobbysti.
    Avevo gia’ segnalato parecchio tempo addietro, sia alle riviste di settore, sia a chi si occupa di macchine agricole a livello nazionale, oltre ai ministeri vari, l’assurdita’ della norma che prevede la partita IVA per usare un mezzo agricolo, pur modesto se deve circolare su strada pubblica (il problema infatti è la circolazione su strada pubblica).
    Questo autunno se ne doveva parlare a livello di governo, ma credo che non se ne sia fatto nulla (per modificare l’art.110 del codice della strada).
    Obbligando alla partita IVA, di fatto si escludono tutti coloro che hanno gia’ un lavoro dipendente.
    Oltretutto si impedisce di curare i terreni agevolando il dissesto.
    Quindi poco intelligente anche in prospettiva futura.
    Oltre alla mancata vendita di macchine agricole.
    La mia richiesta, molto semplice, prevedeva la possibilita’ di avere una macchina agricola fino ad una certa potenza senza problemi di immatricolazione (diciamo 50 cavalli) e la possibilita’ di avere la assicurazione per circolare su strada.
    Una volta era possibile (lo so perchè ho un piccolo trattore).
    Si spera in un cambiamento di legge.
    Magari mandando un sollecito in qualche modo al legislatore tramite siti specialistici come questo.

    Sergio
    sergio.measso@libero.it

  16. Sono un appassionato hobbistico a produrre ortaggi biologici per la mia famiglia al fine di evitare di mangiare prodotti trattati.
    Devo acquistare un trattore agricolo e per fare il passaggio di proprietà serve la partita IVA. Come devo fare che sono dipendente privato????

    Claudio

    • ciao anch’io sono lavoro come dipendente, ho aperto la partita iva in regime di esonero per comprare il trattore ( cioè non devi superare il redd. max di 7000 euro/anno, e non sei tenuto a iscriverti alla camera di commercio e non sei tenuto a tutte le incombenze). Io lo fatto all’agenzia delle entrate gratuitamente, ti serve documento di identita e cod. fiscale, ho solo dovuto inserire il codice attività, si tratta del cossi detto codice ateco. Per saperlo entra in internet cliccando codici attivita ateco, la prima parte tratta tutte la attività agricole e forestali. Poi una volta che hai immatricolato il trattore se vuoi la chiudi.

    • Venezia, 03.03.2016

      Rispondo al sig. Claudio

      Purtroppo, al momento, serve la partita IVA se il veicolo è targato e circola su strade pubbliche
      Sarebbe da sollecitare FederUnacoma a fare pressione a chi di dovere per togliere questa norma penalizzante (vedasi risposta FederUnacoma di gennaio 2015 a pagina 7 sul mensile “Vita in campagna” a mia precedente lettera).

      Cordiali saluti

      Sergio
      e-mail: sergio.measso@libero.it

  17. Sono nuovo del forum, mio padre ha un problema simile ovvero è proprietario di in landini 80 cc con 600 ore di lavoro, praticamente nuovo. Considerato che si è ritirato in pensione da diversi anni vorrebbe vendere il mezzo insieme alle attrezzature però si è sentito più volte rispondere che il cingolato vale poco o nulla in quanto privo di targa. Considerato che detiene regolare fattura di acquisto possibile che non ci sia un modo per immatricolare il trattore affinché possa venderlo senza problemi?
    Ogni intervento al riguardo sarà molto gradito.
    Grazie e complimenti al forum.
    Andrea

  18. Buongiorno,io ho un problema un po diverso e,anche cercando in rete,non ho trovato nulla che mi aiuti. Mi occupo di riparazioni e vendita di materiale per raccogli pomodoro. Nello statuto della mia società,posso anche comprare e vendere macchine operatrici e agricole ,nuove o usate. Sei mesi fa,ho ceduto in uso una raccogli pomodori. La società che l’aveva in gestione,alla fine della campagna di raccolta,vantava un debito oltre che con me,anche con il fornitore di materiale per l’irrigazione. Quest’ultimo,ha pensa di “rubare” la mia macchina come risarcimento. Querele,denuncia di furto ecc. Ora il magistrato per mettere la macchina sotto sequestro cautelativo,mi chiede a quale titolo,io rivendico la proprietà. Ho fornito la copia dei documenti,dalla camera di commercio,ai miei personali,alla fattura di acquisto della raccoglitrice. Mi contestano il non esserci il mio nome sul libretto di circolazione,cosa che,come commerciante, non ho nessun obbligo di intestarmi la raccoglitrice. Potete aiutarmi,sapete indicarmi qualche articolo di legge dove indica la fattura di acquisto come certificato di proprietà?? Il tempo passa e io non posso venderla e questo mi crea non pochi problemi economici. grazie mille

  19. Buongiorno,
    il problema è che da qualche anno non si possono più immatricolare mezzi agricoli se il proprietario non ha la partita iva agricola, pertanto l’unica soluzione sarebbe riaprire una partita iva agricola, fare immatricolazione e poi l’anno dopo si chiude la partita iva e nel frattempo lo potete vendere…. oppure chiedere a qualche agenzia di pratiche auto se è possibile fare in altro modo.

  20. Buonasera, volevo chiedere un’informazione, mio padre aveva la partita iva, in quanto agricoltore, oggi non e piu oin grado di lavorare per probblemi di salute.
    Percui l’azienda agricola la presa mia madre, aperto partita iva nuova e quant’altro.
    Si e recata agli uffici UMA per il rilascio del libretto del gasolio, gli hanno detto che i trattori che sono intestati a mio padre le deve intestare mia madre.
    E’ normale tutto ciò. Grazie a chi mi risponde, ma gentilmente con dei riferimenti normativi.

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