La Rete del lavoro agricolo di qualità

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Sono le aziende agricole che si distinguono per il rispetto delle norme in materia di lavoro, legislazione sociale, imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Si tratta delle aziende che fanno parte della Rete del lavoro agricolo di qualità, istituita presso l’Inps al fine di premiare le realtà produttive “virtuose” che presentano apposita istanza di adesione al progetto. Possono accedere alla Rete le imprese agricole che esercitano la propria attività così come definita dall’articolo 2135 del codice civile. In particolare, possono partecipare alla Rete del lavoro agricolo di qualità le imprese agricole in possesso di alcuni specifici requisiti. Innanzitutto, le aziende non devono avere riportato condanne penali per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, per delitti contro la pubblica amministrazione, delitti contro l’incolumità pubblica, delitti contro l’economia pubblica, l’industria e il commercio, delitti contro il sentimento per gli animali e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, delitti riguardanti lo sfruttamento del lavoro previsti dal codice penale.

Inoltre, è necessario che le aziende non siano state destinatarie, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative, ancorché non definitive, per violazioni in materia di lavoro, legislazione sociale e rispetto degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse. Tale disposizione non si applica nei casi in cui il trasgressore o l’obbligato in solido abbiano provveduto, prima dell’emissione del provvedimento definitivo, alla regolarizzazione delle inosservanze sanabili ed al pagamento in misura agevolata delle sanzioni entro i termini previsti dalla normativa in materia.

E ancora, le aziende che intendano iscriversi alla Rete devono essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi, devono applicare i contratti collettivi, non devono risultare controllate o collegate a soggetti che non siano in possesso dei requisiti di legge indicati. Possono aderire, attraverso la stipula di apposite convenzioni, anche altri soggetti, quali sportelli unici per l’immigrazione, istituzioni locali, centri per l’impiego, enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori in agricoltura. Non possono, invece, aderire alla Rete, in quanto non sono imprese agricole ai sensi dell’art. 2135 del codice civile, le imprese che pur avendo come oggetto principale o esclusivo attività di natura diversa da quella agricola e le cui percentuali dei ricavi caratteristici, derivanti dall’attività principale, rappresentino la totalità o la gran parte dei ricavi totali, hanno iscritto gli operai assunti a tempo determinato o indeterminato alla previdenza dei lavoratori agricoli dipendenti. Per richiedere l’iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità è necessario presentare la domanda telematica attraverso il servizio dedicato, contenuto nel sito istituzionale dell’Inps. L’iscrizione è ufficializzata a seguito della pubblicazione dell’elenco delle aziende ammesse, in continuo aggiornamento.

di Antonio Longo