Indagine Mediobanca sul settore vinicolo

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Una ricerca sulle principali società vinicole italiane, che ne mette in risalto le tendenze gestionali e patrimoniali.
Mediobanca ha condotto un’indagine sul settore vinicolo: è una ricerca sulle principali società vinicole italiane, con lo scopo di metterne in evidenza le principali tendenze gestionali e patrimoniali.
La ricerca si compone di due sezioni: la prima è l’analisi di 107 principali società italiane operanti nel settore vinicolo, presenti nel database dell’Ufficio Studi di Mediobanca. Con un capitale investito di 5,2 miliardi di euro ed un volume di vendite di 4,5 miliardi, esse rappresentano il 53,9% del valore della produzione (valutata nel 2010 in circa 8,3 miliardi di euro) e dell’export (pari a 3,9 miliardi di euro). Lo studio si basa sui risultati di bilancio del periodo 2006-2010, sulle anticipazioni per il 2011 e le attese per il 2012, nonché su interviste alle imprese volte ad approfondire alcuni aspetti gestionali (collocazione territoriale della produzione, etichette e canali di vendita). La seconda è l’aggiornamento al marzo 2012 delle performance borsistiche delle società vinicole quotate nel mondo.
Ciò che emerge da questa analisi è, innanzitutto, una crescita del 4,3% del fatturato 2010, rispetto all’anno precedente,  per quanto riguarda, invece, i mercati esteri, l’Unione Europea è l’area più importante, assorbendo il 55,2% delle esportazioni del 2011.
È stata poi fatta una graduatoria dei maggiori produttori italiani: il vertice della classifica, come nel 2011, è occupato dal gruppo Cantine Riunite-Giv con oltre 500 milioni di fatturato, seguita, a buona distanza, dalla Caviro con 247 milioni. Tra i primi 10 produttori la maggiore crescita sul 2012 è segnata da Enoitalia, mentre la maggiore presenza sui mercati esteri è dei Fratelli Martini.
Fonte dei dati: MBRES, ufficio studi Mediobanca.