In Lombardia nasce un hub per l’agricoltura 5.0

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Il complesso immobiliare di Riccagioia, con sede a Torrazza Coste (PV), è destinato ad ospitare un Innovation Hub che grazie alla collaborazione tra pubblico e privato offrirà servizi innovativi per l’agricoltura. Con la nascita del progetto Riccagioia Agri 5.0, Regione Lombardia si pone infatti l’obbiettivo di realizzare un bacino di tech-ingegneria applicata al settore primario e agroindustriale che si integri con il settore del turismo a livello agro-enologico, in grado di stimolare e valorizzare il territorio dell’Oltrepo e, auspicabilmente, diventare un modello replicabile in altre realtà della regione.

Questo il contenuto dell’ambizioso progetto annunciato dalla Regione Lombardia, che proprio a Riccagioia ospita da anni la sua azienda vitivinicola sperimentale di 54 ettari e con ventimila metri quadrati di immobili: spazi divisi tra laboratori di analisi, laboratori didattici, sala convegni, uffici e già oggi sede di importanti associazioni del territorio.

L’iniziativa si concretizzerà attraverso la creazione dell’Innovation Hub gestito da una Fondazione privatistica, caratterizzata dalla partecipazione di importanti imprese di settore e della tecnologia e dalla presenza pubblica di ERSAF, l’Ente di Regione Lombardia per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste.

I servizi identificati dal progetto copriranno numerose filiere produttive, a partire dalla gestione dell’azienda esistente come laboratorio di test e personalizzazione delle innovazioni provenienti anche da altri settori, per proseguire con la costituzione di un Centro di formazione di innovazione per colmare il digital gap di competenze esistente sul territorio in ambito Agri 5.0. Inoltre, sono previsti progetti operativi tecnologicamente innovativi, grazie alle tecnologie e competenze messe a disposizione dai partner privati, da replicare sul territorio regionale e nazionale. Non mancherà la creazione di nuovi modelli produttivi sostenibili più efficienti ed efficaci basati sull’uso di nuove tecnologie lungo tutto il processo di business (dalla produzione alla commercializzazione dei prodotti).  La struttura sarà utilizzata anche per creare un polo di informazioni, esperienze sensoriali e di accesso e supporto ai servizi di turismo eno-gastronomico, fornito dalle strutture agricole e di ospitalità del territorio lombardo, al fine di favorire la crescita dell’attrattività di un intero territorio.

Il modello di funzionamento sarà quello della Fondazione di Partecipazione che prevede un Consiglio di indirizzo, un Consiglio di Amministrazione e la Direzione di Governo dei progetti, affiancate da un Comitato Tecnico-Scientifico. All’atto di fondazione, i partecipanti già attivi sono  Almaviva, Bayer CropScience, Bonifiche Ferraresi Spa-Ibf Servizi, Federazione Regionale Coldiretti Lombardia, Defendini Logistica, Sum Esri italia,  ERSAF-Regione Lombardia, GeoSmartCampus, Nagima, Structura, Tim e Olivetti,  mentre Assintel-AgritFood Tech, Dedagroup, e Fondazione Quadrans saranno i candidati partner di progetto per lo sviluppo di singole applicazioni. Il mondo scientifico vede la partecipazione dell’Università degli Studi di Milano (Dipartimenti di Scienze e Politiche Ambientali, Scienze Agrarie e Ambientali, Scienze per gli Alimenti) e l’Istituto Tecnico Agrario Gallini di Voghera, che forniranno il sostegno  per la ricerca. Infine, Intesa Sanpaolo ha già manifestato l’impegno a valutare l’intero progetto per dare il necessario supporto finanziario, una volta costituita la Fondazione.

Il nuovo polo ha l’ambizione di supportare il primato nazionale lombardo in campo agricolo: la Lombardia produce il 43% del latte italiano, il 42% del riso italiano, il 40% dei prodotti suinicoli italiani. È prima anche per superficie dedicata all’agricoltura, le cui attività coprono il 69% del territorio. Un primato chiaro anche per quanto riguarda le colture innovative, come quello del settore delle verdure e degli ortofrutticoli freschi lavati, confezionati e pronti da consumare, che rappresentano il 30% della superficie nazionale di questa coltura, ettari ed ettari di ortaggi in serra.

Emiliano Raccagni