Impegno per migliorare la produttività del frumento

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Continua la collaborazione tra DuPont e l’Australian Centre for Plant Functional Genomics (ACPFG), con l’obiettivo di incrementare la ricerca non solo verso una migliore produttività del frumento, ma anche di altre colture.

Fonte: Pioneer Hi-Bred
Il frumento, in termini di estensione superficiale, è sicuramente il cereale più coltivato nel mondo e, a livello europeo, l’Italia si colloca ai primi posti nella classifica dei maggiori produttori. Innovazione e ricerca sono due parole chiave per riuscire ad andare incontro alle sempre maggiori richieste del mercato e questo è ben chiaro a DuPont e ACPFG, che hanno esteso nei giorni scorsi la loro collaborazione, iniziata già nel 2005.
Nel programma di ricerca si respira un’aria di innovazione.
Il lavoro sarà concentrato, infatti, sulle nuove tecnologie del miglioramento genetico dei cereali, attraverso l’identificazione di marcatori molecolari. In questo modo sarà possibile la scoperta di altri caratteri agronomici e la produzione di semente ibrida di frumento, in grado di avere delle caratteristiche qualitative migliori, come una maggiore tolleranza alla siccità. Nonostante l’attenzione si focalizzi sul frumento, non verranno dimenticate, le colture di mais, colza, riso, soia e sorgo, che, grazie alla prolungata collaborazione, saranno studiate e caratterizzate al meglio, con lo scopo di aumentare la produzione di cibo.
Fonte: Pioneer Hi-Bred
Paul Schickler, presidente di Pioneer Hi-Bred, business di DuPont, a questo proposito, ha dichiarato: “È fondamentale che noi potenziamo il nostro impegno per aumentare la produzione globale di cibo e andare incontro alla domanda della crescente popolazione mondiale, ACPFG è un leader di settore nella ricerca e sviluppo del frumento, e questa collaborazione rafforzerà la nostra capacità di rendere disponibili frumenti ad alte rese per gli agricoltori nel mondo.”
Peter Langridge, leader research di ACPFG, condivide le stesse parole, sottolineando come ACPFG voglia far in modo che gli agricoltori australiani traggano beneficio dagli sviluppi della tecnologia, grazie al lavoro dei migliori team di ricerca e aggiunge: “La collaborazione con Pioneer, un leader nella genetica vegetale, ci fornisce l’opportunità di essere incisivi a livello di network agricolo globale e in prima linea nello sviluppo.”
I presupposti, quindi, ci sono e lasciano intravedere un panorama, a dir poco, stimolante.