Il rispetto del territorio è una priorità 

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Novaia

Una tradizione di famiglia che ha le sue origini sul finire dell’Ottocento e che si e’ tramandata di generazione in generazione con il medesimo entusiasmo degli albori. Quando produrre vino significa impegno, passione, amore per la terra. A presentarci l’azienda agricola Novaia e’ il giovane imprenditore Marcello Vaona: “L’attività di vinificazione e vendita fu avviata dal mio bisnonno Paolo, successivamente si sono alternati Renato Vaona, poi Cesare e Giampaolo, attualmente ancora in azienda, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui io sto portando avanti l’attività della cantina. L’azienda si sviluppa su sette Ha vitati, tutti situati in valle di Marano, quindi nel cuore della zona Classica della Valpolicella”. La produzione si attesta sulle 45.000 bottiglie per anno, suddivise tra le varie tipologie di vini classici della Valpolicella. “La sede dell’azienda è sita nella casa della Famiglia Vaona, storico immobile risalente al XIV secolo dove sono ancora presenti le botti per l’invecchiamento dell’amarone e del ripasso, – prosegue Marcello – la struttura produttiva dove avviene l’appassimento, la vinificazione e l’imbottigliamento dei vini si trova in una moderna cantina a poche centinaia di metri dalla sede costruita qualche anno fa per esigenze di espansione dell’azienda, interamente a conduzione biologica nelle vigne e nella coltivazione di olivi e ciliegi”. Un passato “importante” che si adegua ai tempi moderni. “Nella nuova struttura realizzata nel 2011 è stata predisposta una batteria di pannelli fotovoltaici per far fronte alle necessità energetiche, – ci spiega il giovane imprenditore – inoltre, la struttura è stata concepita per ridurre, per quanto possibile, il consumo energetico richiesto. La vinificazione, infatti, viene effettuata per caduta e l’appassimento con ventilazione naturale. Sono stati in passato utilizzati fondi pubblici, impiegati sia per la realizzazione della struttura (PSR destinato ai giovani imprenditori) che per la commercializzazione dei prodotti all’estero (OCM vino), con l’apertura ed il consolidamento di alcuni mercati esteri, USA e Canada in primis.  Un altro fondo a cui attingiamo attualmente è quello per il sostegno all’agricoltura Biologica erogato dalla regione Veneto”. Una realtà produttiva chiamata ogni giorno a confrontarsi con un mercato sempre più complesso. “Il nostro settore attualmente sta godendo di buona salute ma non bisogna mai abbassare la guardia, – osserva Vaona – la concorrenza estera è sempre agguerrita e dobbiamo riuscire a valorizzare al massimo il nostro prodotto cercando di legarlo quanto più possibile al territorio di appartenenza. Qui sta, però, il nostro tallone di Achille: spesso, infatti, le aziende sfruttano il territorio più di quanto ad esso restituiscano. Il territorio è un valore aggiunto potentissimo, ma va curato e rispettato da tutti, e tutti assieme. La comunità politica deve farsi portavoce per risolvere i problemi ambientali che affliggono la nostra valle con grande lungimiranza, senza guardare ai soli interessi immediati. Le aziende, dal canto loro, dovrebbero cercare percorsi produttivi sempre più rispettosi di prodotto ed ambiente. Guardando al futuro, io sono comunque ottimista, c’è molto interesse per l’agricoltura da parte di operatori e consumatori. Le persone sono sempre più attente a quello che mangiano e noto che sempre più giovani intraprendono la strada dell’agricoltura”.

di Antonio Longo