Il progetto “Tango Circular” 

728

Si chiama “Tango Circular” il progetto europeo la cui finalità principale è quella di diffondere la consapevolezza, sia negli agricoltori che negli stakeholders, che la valorizzazione di ciò che attualmente è considerato un “rifiuto” agricolo può contribuire ad un miglioramento significativo sia dei ricavi economici degli imprenditori agricoli che della sostenibilità ambientale delle loro produzioni. L’iniziativa prende le mosse da un principio basilare: se adeguatamente gestiti e inseriti in una corretta catena di valore, i rifiuti agricoli, organici e non, possono rivelarsi una nuova risorsa da valorizzare nel quadro di un approccio all’economia circolare.

Nello specifico, le attività fondamentali del progetto ruoteranno attorno all’implementazione e alla validazione di “Rural Labs”, ossia laboratori gestiti dalle università partner della Basilicata, di Evora (Portogallo), Lleida (Spagna), Montpellier e Atene, con il supporto dei due enti di formazione professionale ENAPRA ed Eurotraining. In questi laboratori verranno esplorate nuove modalità di formazione, partendo dal training sul campo e implementando nuovi strumenti ICT, con l’obiettivo di formare, oggi e in futuro, il più ampio numero di agricoltori sui temi chiave dell’Agenda EU su economia circolare, sostenibilità e compartecipazione di tutti i componenti della “Quadrupla Elica”, ossia il modello complesso ed organizzato di interazioni che coinvolge gli attori dell’economia della conoscenza, appartenenti ai settori della ricerca, dell’industria, delle istituzioni pubbliche e della società civile.

Il progetto nasce da una consapevolezza: l’agricoltore è responsabile della gestione del fine vita dei sottoprodotti e dei rifiuti agricoli ma non è in grado di farlo da solo. Pertanto, gli agricoltori, così come gli altri stakeholder coinvolti nella relativa catena di valore, meritano una formazione specifica che, attualmente, non esiste in Europa. Scopo di Tango Circular è, quindi, quello di contribuire allo sviluppo degli ecosistemi regionali tramite un modello di apprendimento basato sul lavoro, grazie ad un approccio a “Quadrupla Elica” che coinvolge le istituzioni pubbliche (Ministeri, Regioni, Enti Locali e Agenzie), enti preposti alla formazione professionale, stakeholder privati ​​(associazioni di agricoltori, collezionisti/imprese di riciclaggio/associazioni) e società civile (ONG, associazione no-profit).

Recentemente Enapra ha ospitato, presso la sede nazionale di Confagricoltura, il meeting di avvio del progetto che la vede coinvolta in qualità di ente di formazione. Insieme al presidente di Enapra, Luca Brondelli di Brondello, il coordinatore del progetto, prof. Pietro Picuno dell’Università della Basilicata, ha illustrato i principali obiettivi della nuova iniziativa.

di Antonio Longo