Il progetto internazionale i2connect

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Accrescere e rafforzare le competenze dei consulenti che supporteranno e faciliteranno i processi di innovazione interattiva, rispondendo alle molteplici sfide poste dal settore agricolo e forestale europeo. È questo il principale obiettivo del progetto i2connect, avviato nel novembre 2019 e il cui portale di riferimento https://i2connect-h2020.eu/ è stato messo online nei giorni scorsi.

Si tratta di un’iniziativa a respiro internazionale che coinvolge 21 Paesi Europei, 15 Servizi di consulenza, una Unione di produttori agricoli, 2 Centri di formazione per consulenti, 3 Reti di servizi di consulenza, 11 Enti di ricerca, 6 Università, 3 Ministeri / Dipartimenti di agricoltura, una PMI, i Network Europei EUFRAS,  FIBL Europe, IABL, SEASN, partner indiretti da coinvolgere attraverso il Network EUFRAS ossia 49 membri da 29 Paesi, la Rete PEI-AGR. Il progetto è coordinato dalle Camere di agricoltura francesi (APCA) con il supporto del consiglio di amministrazione composto dai vari leader del pacchetto di lavoro (UHOH, TEAGASC, AGRIDEA, ZLTO e EUFRAS) e dal consulente finanziario del progetto (CIRCA). Referente italiano del progetto è il Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro Politiche e Bioeconomia – CREA.

Per innovazione interattiva si intende il processo in cui attori, con conoscenze complementari (pratiche, imprenditoriali, scientifiche) lavorano insieme per sviluppare soluzioni a sfide specifiche, renderle disponibili per essere messe in pratica e diffonderne i risultati ad un pubblico più ampio. L’innovazione interattiva include conoscenze esistenti che non sono sempre di tipo scientifico. Incoraggia, quindi, la co-creazione di conoscenze pratiche e di pratiche innovative.

Obiettivi specifici del progetto sono rafforzare le capacità, le competenze e le attitudini dei consulenti nel supportare l’innovazione interattiva, attraverso l’identificazione e l’analisi delle migliori pratiche di consulenza in tutta Europa, lo sviluppo di strumenti e metodi efficaci e di un programma di formazione mirato per i consulenti, l’organizzazione di networking tra pari e visite incrociate all’estero; rafforzare e delineare il ruolo dei consulenti nei processi di innovazione interattiva a diversi livelli, attraverso una migliore comprensione dei Sistemi nazionali di conoscenza e innovazione nel settore agricolo e forestale, l’identificazione dei molteplici fornitori di servizi di consulenza in tutta Europa e l’individuazione di strumenti, anche di natura politica, che contribuiscano a creare un ambiente favorevole e inclusivo per i servizi di consulenza; creare una rete professionale di consulenti finalizzata al coaching reciproco e alla condivisione di esperienze per lo sviluppo di una “nuova cultura” di supporto all’innovazione guidata dal basso.

Il progetto produrrà 30 report aggiornati nazionali, inventario dei fornitori dei servizi di consulenza in 30 Paesi, inventario di 100 casi pratici, 40 pratiche di innovazione analizzate e tradotte in buone pratiche, un toolbox per consulenti, manager, insegnanti e decisori politici, 5 corsi di formazione per formatori e un pool di 50 formatori e 30 facilitatori, 40 sessioni di formazione e 600 consulenti formati sul supporto ai processi di innovazione, 4 classi di eccellenza e 80 manager formati, 3 scuole estive per studenti, 80 insegnanti e studenti formati, 8 visite incrociate e 80 consulenti partecipanti alle visite, 13 progetti pilota per testare le buone pratiche in diverse condizioni, 4 workshop regionali sull’innovazione e 2 conferenze di progetto e una rete virtuale di consulenti a livello europeo.

Il progetto, con budget complessivo pari a quasi 5 milioni di euro, si concluderà nel mese di ottobre dell’anno 2024.

di Antonio Longo