Il boom del Pecorino Toscano Dop

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15 caseifici diffusi nelle dieci province di produzione della DOP, 870 aziende certificate, 3 mila impiegati nella sola filiera produttiva e 3 mila tonnellate di formaggio prodotte ogni anno. Sono questi alcuni dei numeri del Pecorino Toscano Dop e del suo Consorzio, che poche settimane fa ha celebrato il suo trentesimo anno di vita ed eletto il nuovo presidente, Carlo Santarelli.

Oggi sono 245 gli allevatori direttamente associati al Consorzio di Tutela del Pecorino Toscano Dop, di cui fanno parte anche 15 caseifici, uno stagionatore e un confezionatore. I caseifici soci raccolgono il latte complessivamente da 870 allevatori che, nel 2014 hanno lavorato circa 31milioni di litri di latte toscano. Di questi circa 17.800.000 litri sono stati complessivamente destinati a Pecorino Toscano DOP, con un incremento di 1.500.000 di litri rispetto all’anno precedente. L’altro latte toscano è stato destinato ad altre produzioni caratteristiche quali marzolino e caciotte miste. Nel 2014 sono state vendute oltre 1 milione di forme di Pecorino Toscano per un fatturato complessivo di oltre 21 milioni di euro, di cui circa 3 milioni di euro sono derivati dall’esportazione. In 18 anni, dal 1996 (anno di riconoscimento della DOP) a oggi, la vendita di forme di formaggio è cresciuta del 32 per cento con una crescita del fatturato di oltre il 21 per cento e un aumento di esportazioni di oltre il 7 per cento.

L’anno appena trascorso, dal punto di vista delle vendite, ha fatto registrare un aumento del Pecorino Toscano tenero del 7,6 per cento, mentre per quanto riguarda il pecorino stagionato è stato riscontrato un leggero calo, legato principalmente alla mancanza di prodotto nei primi cinque mesi dell’anno. Nel 2014, al calo della produzione del latte iniziato nel 2013 e dovuto alle condizioni atmosferiche, si è associato infatti un forte consumo di prodotto stagionato che ha impedito la produzione delle quantità necessarie a soddisfare la domanda, soprattutto per quanto riguarda le esportazioni. Si è quindi assistito a un forte innalzamento della domanda di Pecorino Toscano stagionato, a fronte della mancanza di prodotto disponibile.

“I numeri del 2014 – afferma il neo presidente, Carlo Santarelli – fotografano un anno positivo, sia in termini di produzione che in termini di vendite. Una crescita che resta l’obiettivo anche per il prossimo anno. La sfida è far salire ancora di piĂą la produzione e la trasformazione del latte DOP toscano in Pecorino. Solo così potremo rafforzare quell’identitĂ  e quel legame con la zona geografica di produzione, cardini sui quali abbiamo costruito la qualitĂ  e l’unicitĂ  del Pecorino Toscano. Il nostro compito è quello di valorizzare ulteriormente i nostri punti di forza, a partire dalla certificazione, che è la sicurezza per i consumatori di poter scegliere un prodotto unico nel panorama delle eccellenze italiane. In un mondo in cui, anche a livello agroalimentare, sono molto diffuse le falsificazioni, noi abbiamo il compito di garantire l’unicitĂ  e la produzione di Pecorino Toscano, facendo leva sulla Denominazione. E’ molto importante far conoscere ai consumatori il ruolo del Consorzio e le specificitĂ  della DOP. Per questo abbiamo deciso di rafforzare la comunicazione, anche sul fronte dei social. Un’altra grande sfida sarĂ  quella dell’export nei mercati esteri. Il Pecorino Toscano è giĂ  molto apprezzato in molti Paesi europei e negli Usa, dove possiamo e vogliamo rafforzare la nostra presenza. Senza dimenticare i nuovi mercati, come quello medio orientale, che offre buone prospettive per il futuro”.